Il
tre ottobre abbiamo festeggiato sette anni di matrimonio. Quindici in
totale se aggiungiamo anche gli anni in cui siamo stati fidanzati e
quello di convivenza. Dove è finito tutto questo tempo?
Sovente
mi capita di leggere articoli come questo qui e mi piacciono molto,
perché contengono buoni consigli, perché fanno riflettere, perché
tentano di dare una risposta su quale sia il segreto per far
funzionare un amore, quando tutti sappiamo, come ha scritto
saggiamente Emily Dickinson, «Che
l'amore è tutto ciò che c'è, è tutto quello che sappiamo
dell'amore».
E
io? Che cosa ho imparato in tutti questi anni? Più volte mi sono
posta questa domanda e tutte le volte non sono riuscita a darmi una
risposta, poi la vita, come sempre, ha preso il sopravvento. Ma in
questi giorni che mi (ci) mettono alla prova ho voluto prendermi
tutto il tempo necessario per pensare al nostro amore, alla strada
che ha percorso: le salite, le discese, i guadi, le cadute, i
sorrisi, le ginocchia sbucciate, le lacrime. Perché non vorrei un
giorno ritrovarmi così:
L'altro giorno – ho persoun mondo – qualcuno l'ha trovato?Lo si riconosce dal diadema di stelleche gli incornicia la fronte.Potrebbe passare inosservato – agli occhi di un riccoma – ai miei occhi parsimoniosivale assai più dei ducati.Emily Dickinson
Ho
fatto una lunga camminata a Memory Lane, come la chiamano gli
inglesi, ho rivissuto il nostro amore quando era ancora acerbo, l'ho
visto crescere e trasformarsi. Non è più lo stesso e non lo sarà
mai più. Sarà ogni volta diverso. Nuovo. E non provo nostalgia per
quello che è stato e non è più. Ogni cosa a suo tempo.
Eh
sì, ho scoperto che una cosa l'ho imparata, ho scoperto che cosa
devo continuare a fare se non voglio rischiare di perderlo:
guardarlo.
Ripercorrendo
le foto (tutte!) dei nostri momenti più belli, ho notato come la
nascita di VV abbia spostato il nostro sguardo: non più rivolto a
noi due, occhi negli occhi, persi nel nostro amore, ma rivolto verso
di lei, il frutto del nostro amore. Non è facile smettere di
amarsi, è facile distrarsi e poi, allora sì, perdersi.
Una
mattina, poco dopo aver salutato mio marito che andava a lavoro, ed
essere rimasta da sola con VV neonata, mi sono resa conto che non
avevo idea di come fosse vestito. Che importanza ha, vi domanderete?
L'importanza che ti fa realizzare di non averlo guardato; quella che
ti fa pensare che non sapresti rispondere a questa domanda: «Signora,
si è perso suo marito, ci aiuti a trovarlo, com'era vestito?».
Lo sguardo mancato che non ti fa vedere una piega amara nella bocca,
la stanchezza, uno sguardo triste o quello complice. Lo sguardo che
ti tiene incollato e non ti fa perdere. Non ti perde.
E
anche se per ora, la maggior parte del tempo, i nostri sguardi continuano ad essere rivolti a VV, stiamo incominciando a specchiarci nei suoi
occhi, e vediamo amore.
Hai scritto delle cose bellissime e importantissime. E messo foto stupende. Ti ricordi il primo post anni fa che scrissi dopo averti visto? Continuo a pensarla così, che tu sia molto bella, ma della bellezza come valore, non come non merito. Non abbiamo il problema di guardare un figlio, ma lo sguardo può volgere altrove anche per diversi motivi. Il dramma è non essere coppia, sarà vecchio stile, nessuno qui nega l'importanza della propria identità, ma "se stiamo insieme ci sarà un perché" cantava Cocciante, e questo stare insieme va alimentato. Io sono sposata da 9 anni (stupendo il tuo abito) e se vedo mio marito all'improvviso, tipo arrivo dal supermercato e anche lui arriva dal lavoro e ci si incontra al portone, lo guardo e mi piace, guardarsi ancora per piacersi. Un bacio e auguri in ritardo. E abbraccione per tutto il resto.
RispondiEliminaEsatto, l'amore va alimentato.
EliminaGrazie Sandra, ti abbraccio anch'io.
Meno male che mio marito è come Dilan Dog, si veste sempre uguale!
RispondiEliminaScherzo, ma quello che hai detto tu è così vero. Non bisogna smettere di guardarsi e ascoltarsi, non bisogna dare le cose per scontate.
Ti abbraccio
Francesca
E' così facile darle per scontate, vero? Bacioni.
EliminaCondivido molto quello che hai scritto così bene: l'amore non è "invincibile" o "autormatico", deve essere pensato, curato, corretto e desierato ogni giorno. Si deve sempre continuare a guardarsi, proprio come fate voi. Buon anniversario e un abbraccio per le altre cose. claudiag
RispondiEliminaGrazie Claudia!
EliminaWow che bella dedica e che bel tuffo nei ricordi con questa carrellata di foto.
RispondiEliminaMi fa sorridere il fatto che siamo passati dagli autoscatti, ai selfie per finire agli scatti della piccola fotografa VV (la qualità aumenta).
Buon TreTre
Abbiamo una fotografa personale e d'eccezione!
EliminaAuguri a noi!
Che bella dichiarazione d'amore. A lui, a voi.
RispondiEliminaConcordo: l'amore è ogni giorno una cosa nuova. E' per questo che tutti i giorni va vissuto, guardato, creato, alimentato, curato....
Un abbraccio.
Grazie Martina, un abbraccio anche a te.
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