Due
settimane fa vi ho raccontato che cosa è per me la lettura e di come i libri mi abbiano aiutata nel corso della mia vita. Vi avevo poi domandato che tipo di aiuto avreste voluto chiedere a un libro e due di
voi mi hanno risposto.
Polepole
ha espresso il desiderio di venire rassicurata e incoraggiata, di
sentirsi dire che la strada che sta percorrendo è quella giusta e
che non deve demordere, ce la farà a raggiungere il traguardo che si
è prefissata. La conosco da poco e non so nulla dei suoi gusti in
fatto di libri così come ignoro il cammino che sta percorrendo. Ho
pensato che un romanzo di formazione potesse fare al caso suo:
seguire le avventure, le peripezie, le cadute e le difficoltà di
un'altra persona sono sicuramente di consolazione e aiutano a non
sentirsi soli in questo difficile viaggio che è la vita. Il libro
che ho scelto per lei è “Il bar delle grandi speranze” di J.R.
Moehringer. Un libro che contiene la parola speranza
nel titolo mi sembra già di buon auspicio! Inoltre è
un'autobiografia, quindi è una storia galbusera
e, come si dice, se ce l'ha fatta lui... Inutile aggiungere che è
scritto in modo magistrale e io l'ho a-do-ra-to, il classico libro
che non vorresti abbandonare mai e ti dispiace quando è finito.
Figlio unico di madre single, J.R. Cresce ascoltando alla radio la voce del padre, un dj di New York che ha preso il volo prima che lui dicesse la sua prima parola. Poi anche quella voce scompare. Sarà il bar di quartiere, con l'umanità varia che lo popola, a crescerlo e farne un uomo.
Anche
Sandra ha bisogno di un'iniezione di fiducia con l'aggiunta di un
pizzico di menefreghismo. Lei la conosco da molti anni, so quello che
ha passato e le difficoltà che sta incontrando ora e mi sento di
suggerirle due libri. Il primo è “L'anno del pensiero magico” di
Joan Didion, una sorta di diario/riflessione che l'autrice ha scritto
in seguito alla morte improvvisa del marito. E' difficile comprendere
come sia possibile ricevere fiducia da una persona che racconta di un
grave lutto eppure, tra le parole della Didion, è proprio la luce in
fondo al tunnel a brillare; un libro da leggere e rileggere quando si
vive ogni sorta di perdita, per imparare a lasciar andare, volgere le
spalle al passato (che non vuol dire dimenticare) e dirigere lo
sguardo al futuro, fiduciosi.
Dovevi sentirla cambiare, la marea. E dovevi abbandonarti al cambiamento.
Il
secondo libro, invece, che mi sento di consigliarle è un te
l'avevo già detto: “Big Magic” di Elizabeth Gilbert; al suo
interno si può trovare anche il pizzico di menefreghismo di cui
tutti abbiamo bisogno quotidianamente, oltre ad uno spassionato
incoraggiamento a fare il cavolo che ci pare e piace!
Spero
di essere stata utile, fatemi sapere se deciderete di affrontare
queste letture e come andranno. Se altri di voi sono curiosi di
ricevere consigli libreschi, fatemelo sapere nei commenti o tramite
e-mail, io sarò molto felice di spulciare la mia libreria per voi.
Grazie mille cara per questi suggerimenti che prendo di sicuro in considerazione al prossimo giro in libreria. A presto! Sandra
RispondiEliminaCorro a cercarlo!
RispondiEliminaAnzi, corro a cercarli tutti quanti!
La mia fame di libri sta raggiungendo vette altissime, in questo periodo, e quel titolo ispira davvero grandi speranze... ;)
Grazie mille per il consiglio, davvero!
Fatemi sapere se li leggette, se vi sono piaciuti e se sono stati d'ispirazione. Ci conto!
RispondiEliminaHo iniziato a seguirti su instagram non ricordo grazie e chi è da lì sono arrivata al tuo blog. Oggi ho iniziato a leggere "il bar delle grandi speranze" lo sto amando e divorando, so già che vorrei non finisse mai. Ti ringrazio tanto e spero di trovare presto altri tuoi consigli di lettura.
RispondiEliminaSono contenta ti stia piacendo! Arriveranno sicuramente altri consigli di lettura, fammi sapere se sei interessata a qualche tema in particolare, sarò felicissima di darti un consiglio "personalizzato".
Elimina