lunedì 7 dicembre 2015

Di quando ho smesso di sognare


Sono una sognatrice, ad occhi aperti; il tempo che impiego (spreco?) a sognare, a studiare ogni più piccolo particolare, potrei impiegarlo meglio; sogni grandiosi ovviamente, perché di quelli piccoli non so che farmene, nel mio cesto ci stanno solo firmamenti come scriveva Emily Dickinson. Sognare però è il contrario di fare e quando devi fare sai che è proprio dalle piccole cose che bisogna iniziare.
Avrete notato la nuova grafica del blog, ovviamente. Nei miei sogni di gloria avrei voluto rivolgermi a un mago del pc che rendesse il mio blog bello come lo sognavo. Nella realtà il tempo passava e io non facevo niente, se non stancarmi sempre di più di queste quattro mura che contengono la stanza tutta per me. Mi sono stancata dell'attesa e di questo imbianchino che non sapevo dove andare a cercare. Quindi ho fatto da me, sudando perché sono negata e temevo in un colpo solo di cancellare cinque anni di blog. Mi sono accontenta e ho scoperto che è vero, chi lo fa gode.
Sono riuscita a fare una bozza del mio sogno, ho impostato le tonalità che desideravo, ho dato più spazio alle immagini, altra mia passione che vorrei condividere meglio con voi; ho voluto alleggerire visivamente l'insieme, ci ho messo finalmente la faccia e nella mia descrizione ho messo qualcosa di mio, senza nascondermi dietro le parole di altri. Sono contenta. Spero piaccia anche a voi.
Tutto questo l'ho fatto il giorno dopo aver partecipato al corso “Blog writing” organizzato da Zandegù e tenuto da Enrica Tesio. Questo corso era il regalo che mi ha fatto mio marito per il nostro anniversario di matrimonio; non solo mio marito mi conosce bene, ha il dono di farmi sempre regali preziosi, più per l'anima che materiali. Sono una donna fortunata.
E' stato un bel corso per tanti motivi: ho conosciuto quelli di Zandegù, ho avuto il piacere di incontrare Enrica Tesio che conoscevo solo di fama come l'autrice del blog “Ti asmo” e del libro “La verità,vi spiego, sull'amore” e anche la fortuna di avere tra le compagne di corso Gioia Gottini, autrice di “Tutto fa branding”. Eh già, anche i già famosi vanno ai corsi, perché non si smette mai di imparare, per usare un'altra frase fatta; anche quando pensi di sapere già tutto sull'argomento, scopri nuove angolazioni, nuove sfumature, nuovi entusiasmi. E se torni a casa da un corso, smetti di sognare e ti metti a fare, è un ottimo corso.

6 commenti:

  1. Ma wow! Che bello fare qualcosa per te! E agire, metterti in moto, riattivare le cellule addormentate... Sì, ce n'è tanto bisogno anche dalle mie parti.
    Io mi sono regalata (anzi, me lo ha regalato chi mi ha selezionata) il corso di Lettore Volontario Nati per Leggere: è stato un dono per l'anima! :)
    Hai ragione: dobbiamo smettere di sognare ma solo il tempo utile a agire! ;)

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    1. Ma che bel corso anche il tuo, mi incuriosisce tantissimo! Apprezzo molto il progetto Nati per Leggere.

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  2. Splendido! Anche io ho passato tanto tempo a pensare a sognare, in generale. Il Blog ho pensato di aprirlo nel 2011 e ho trovato la spinta solo nel 2014. Ma l'importante è cominciare... poi non si smette più.
    Hai fatto bene a fare, dà grande soddisfazione e attiva molte energie positive, poi un giorno arriverà anche il momento del sito da sogno ;-).
    Comunque leggero e personale è una formula che funziona.
    Baci
    la effe

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    1. Proprio così, una volta cominciato non si smette più! E in questo periodo la leggerezza è fondamentale. Ricambio i baci.

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