La prima settimana di vacanza ho avuto gli incubi tutte le notti. Mi sono sentita rimproverare di non riuscire a staccare la spina, di continuare a crogiolarmi nella sofferenza e nella preoccupazione, di essermi portata dietro i miei demoni. Ma era proprio questo che volevo fare: guardarli in faccia. Non potevo continuare ad avere paura, non volevo più sentirmi soffocare e sentirmi senza una via d'uscita. Ho fatto mia la frase “se non riesci a uscire dal tunnel, arredalo”.
La prima settimana non è successo nulla. Contavo i giorni e non notavo nessun cambiamento, li vedevo srotolarsi davanti a me e temevo il momento in cui sarei dovuta rientrare. Perché era proprio quello che io non volevo fare: tornare. Io volevo andare avanti, volevo chiudere, anzi sbattere, la porta del vecchio alle mie spalle e spalancare quella nuova. Non sono una persona che ha pazienza, patisco le attese, soffro i momenti di stallo. Ma alla fine ho capito che per andare avanti dovevo stare proprio lì dov'ero.
Poi due cose hanno incrociato la mia strada: un libro (quasi scontato, no?) e 90 centimetri di altezza.
Il libro lo sto ancora leggendo; è stato difficile all'inizio, le parole e le frasi mi sfuggivano. Ho stretto i denti e ho continuato a inseguirle, fino a quando il libro non ha incominciato a parlarmi e, buon segno, mi è venuto a trovare in sogno.
Un libro che mi ha detto:
Le storie sono medicine... non ci chiedono di fare, essere, agire: basta ascoltare. Le storie sono disseminate di istruzioni che ci guidano nelle complessità della vita.
E che mi ha confermato che stavo facendo la cosa giusta:
Si dice che tutto quel che cerchiamo stia intanto cercando noi e, se ce ne stiamo immobili, ci troverà. Ci aspetta da gran tempo. Occorre allora fermarsi e vedere che cosa accadrà.
I 90 centimetri di altezza mi hanno ricordato che cosa significa essere semplicemente se stessi e a non temere il giudizio degli altri, anzi, ad avere fiducia nel prossimo. Mi hanno mostrato la gioia di fare nuove scoperte e che non si può imparare se non si ha il coraggio di affrontare le proprie paure.
Gli incubi non se ne sono ancora andati, ma io ho ripreso a sognare.