Ogni
giorni compiamo decine, centinaia di gesti senza pensarci, per
abitudine, con il pilota automatico, perché mentre siamo impegnati a
farli la nostra mente è altrove: la riunione che ci aspetta in
ufficio, la spesa che dobbiamo fare, la borsa per la piscina del
figlio da preparare e non scordare, la bolletta da pagare. Life
happens e noi non ce ne
accorgiamo, impegnati come siamo a fare programmi.
C'è
un vuoto nella sua mente, un buco nero che non riesce a riempire,
nonostante i numerosi tentativi di riandare indietro col pensiero, al
momento esatto in cui è successo e poi tutto è iniziato, di
scandagliare ogni più piccolo dettaglio. Nulla è valso, non c'è
ricordo.
Come
è arrivata lì quella mano? in che momento della giornata? Cosa
stava facendo? Non è stato sotto la doccia, ne è quasi sicura,
quasi. Mentre si spalmava la crema? Forse si è grattata? O il
reggiseno le dava fastidio e ha trafficato per sistemarlo?
Potrebbe
sembrare un piccolo, insignificante dettaglio, quel gesto compiuto
sopra pensiero, ma in realtà è la cosa più importante che abbia
mai fatto in vita sua. Quel gesto, quella mano portata al seno, le ha
salvato la vita. Ecco perché per lei è così importante. Però non
se lo ricorda.
E'
ancora ben chiaro invece il dopo, la lunga giornata e le innumerevoli
volte che ha portato la mano al seno dopo quella, ormai dimenticata e
perduta, prima volta. Ad un certo punto semplicemente sfiorarsi non è
stato più sufficiente, allora ha cercato un tutorial su Youtube, per
farlo con cognizione di causa. Quando è arrivato l'orario di
apertura della segreteria del suo ginecologo, riusciva a vedere
chiaramente ad occhio nudo, senza neanche più accarezzarsi, la
pallina che aveva scoperto, non sapeva bene come, nel suo seno
sinistro.
Ottobre
è il mese rosa per la sensibilizzazione sul tumore al seno. Numerosi
sono i siti dove potete trovare informazioni in merito (AIRC,
Fondazione Umberto Veronesi, solo per citare i più noti),
così come innumerevoli i progetti a sostegno della ricerca e i
consigli sulla prevenzione.
Oltre
a non saltare mai un controllo previsto dal medico, io vi chiedo di
fare un regalo alle vostre figlie: così come gli avete insegnato a
lavarsi i denti, insegnate loro a fare l'auto-palpazione del seno.
Non è una cosa da fare solo dopo una certa età, o solo perché c'è familiarità in famiglia, è avere
consapevolezza e conoscenza del proprio corpo, fin da subito.
Un
gesto, come quello di una mano portata al seno, fatto con
consapevolezza e per tempo che può salvarti la vita.
Grazie.
RispondiEliminaTi stringo
Francesca
Ti abbraccio anch'io.
EliminaLe tue parole sono molto preziose. Grazie. Un abbraccio.claudiag
RispondiEliminaGrazie Claudia. Un bacio.
Elimina"Salvata" almeno un paio di volte, da un gesto così piccolo. E' un regalo che ci facciamo e che dobbiamo lasciare in eredità alle nostre figlie, alle figlie delle nostre amiche. Grazie per averlo ricordato
RispondiEliminaMi dispiace; un'esperienza che nessuno si augura di vivere, figurarsi rivivere... Ti abbraccio.
EliminaUn abbraccio.
RispondiEliminaGrazie per aver ricordato un gesto così importante.
Ho avuto l'impressione che sia molto sottovalutato, dovrebbe essere un gesto abitudinario come quello di lavarsi i denti. Magari non con la stessa frequenza...
Elimina"Life happens e noi non ce ne accorgiamo, impegnati come siamo a fare programmi."
RispondiElimina<3
E ce lo scordiamo...
EliminaIo ho appuntato il simbolo sul giubbotto.
RispondiEliminaGrazie per la partecipazione, Sandra.
EliminaBellissime parole. Anche io ho l'impressione che sia un gesto troppo sottovalutato, ed è importantissima l'educazione fin da bambini per acquisire queste buone piccole abitudini che possono cambiare una vita. Ti abbraccio forte
RispondiEliminaGrazie Marta, ti abbraccio anch'io.
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