Non
ti mentirò. Non ti dirò che puoi tutto, ti dirò che puoi molto.
Non ti farò credere che basta volere qualcosa e lottare per averla,
per riuscire ad ottenerla, perché dovrai sempre fare i conti con la
vita: e lei da e toglie, indipendentemente dall'impegno e gli sforzi
che uno impiega. Non voglio che tu un giorno soffra pensando di non
aver fatto abbastanza, perché non è così; lascia perdere tutte
quelle belle frasi motivazionali, possono spronarti nel momento del
bisogno ma ricordati, sempre, che tu potrai arrivare fino ad un certo
punto: dove inizia il destino. Questo non ti giustifica a non dare
tutta te stessa, ma non devi neanche dannare te stessa: tenta, prova,
cadi e rialzati, fai ancora un ultimo sforzo e poi impara a dire
basta, impara ad accettare la tua sorte e riparti da lì.
Non
ti mentirò. Non ti dirò che la bellezza non conta, perché conta
eccome. La bellezza di un fiore, di un gesto, di un'opera d'arte.
Riempi la tua vita di bellezza, ma fa in modo che sia tu a decidere
che cosa lo è. Ti incoraggerò ad essere bella, a coltivarti, a
farti risplendere. Non c'è niente di male nel voler essere belle.
Non c'è niente di male a cercare la propria bellezza nello sguardo
degli altri, fa in modo però che prima di tutto e tutti sia tu
stessa il tuo specchio, il tuo metro.
Non
ti mentirò. Non ti dirò che il giudizio non conta e che tu vali
come tutti gli altri, perché spesso non ti sentirai così; avrai a
che fare con il giudizio della gente tutti i giorni della tua vita e
spesso ti capiterà di sentirti svilita, insultata, invisibile,
insignificante, debole, aggredita, violata. Che cosa ne vorrai fare
di tutto questo? Spero di riuscire ad insegnarti a dargli il giusto
peso. Spero di riuscire ad insegnarti che dietro ad una frase cattiva
detta a denti stretti, si possono celare molte cose: insicurezza,
debolezza, incomprensione, ignoranza, invidia, gelosia, rabbia. Spero
di riuscire ad insegnarti che anche se negativi, sono sentimenti
(ricordi, l'arcobaleno?), vanno riconosciuti, accettati, curati,
altrimenti si ammalano e allora sì, che diventano pericolosi. Non
sarò ipocrita, non ti dirò che tu dovrai imparare a non giudicare,
perché lo faccio io e so che lo farai anche tu. Spero di riuscire ad
insegnarti a usare il tuo giudizio con la giusta cautela e con
cognizione di causa: è un coltello dalla lama affilata.
Non
ti mentirò. Non ti dirò che le donne sono le tue migliori amiche,
ti ricorderò che saranno anche le tue peggiori nemiche. Ti augurerò
di incontrare donne straordinarie nella tua vita, che tu sappia
coltivare la vostra amicizia e tenertele strette, ma ti ricorderò
anche che non ho mai sofferto per un uomo come per una donna. Ma non
ho mai, mai, smesso di credere nell'amicizia, nell' “altro”.
Arriverà un giorno che penserai di non avere bisogno di nessuno, che
ti basti da sola; io insisterò che avrai bisogno di entrambi, te
stessa e gli altri, allo stesso modo. Piuttosto, impara a leccarti le
ferite e passare oltre.
Non
ti mentirò. Se tu fossi nata maschio, ti avrei amata uguale.
Bellissime parole.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaQuesta festa a me non piace tanto.Sarà perchè nel tempo il suo significato si è perso tra le righe della pubblicità e delle vignette dei social. Sarà perchè credo fermamente che non debba esistere una festa per la donna, perchè la donna dovrebbe essere festeggiata tutti i giorni.Sarà... Ma tu, con la tua poesia, mi hai fatto cambiare idea oggi. Grazie!
RispondiEliminaSpero in un mondo in cui non ci sia bisogno di una festa della donna, festa che tra l'altro è dai tempi del liceo che non festeggio... Però ci tengo che a VV, in mezzo ai tanti, arrivi anche il mio messaggio, per quello che conta.
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