Il
caso ha voluto che proprio uno dei primi libri che ho preso per VV,
quando le ho fatto la tessere della biblioteca, fosse quello premiato
da “Nati per Leggere” nel 2014. Da lì a breve sarebbe stata la
festa del papà e mi era sembrato carino scegliere “Le mani di papà” di Emile Jadoul. Lo confesso, l'ho preso proprio e solo per
questo motivo: a mio parere storia inesistente e disegni discutibili.
VV l'ha adorato. Col senno di poi credo di aver capito che il libro
fosse disegnato dal punto di vista del bambino e che lui, le mani del
papà, le veda proprio così. Ma magari mi sbaglio...
Il
libro è stato premiato «per la delicatezza con cui gli
autori raccontano come le mani di papà sanno accogliere, divertire,
rassicurare, aiutare a crescere e avvolgere in un tenero abbraccio
mamma e bebè».
Da
questo ho dedotto che non capisco nulla in materia di letteratura per
i bambini e ammetto che la cosa non mi piace affatto; vorrei essere
in grado di scegliere i libri più adatti per VV e non quelli che
attraggono me, ma soprattutto vorrei non farmi influenzare dal
marketing, visto che le pubblicazioni più pubblicizzate sono quelle
legate ai cartoni animati e noi la televisione non la guardiamo (se
volete sapere cosa ne penso su quest'ultima fatemelo sapere e
scriverò un post a parte).
Così
sono doppiamente felice di sapere che esistono iniziative come quelle
di “Nati per leggere” e sicuramente in futuro cercherò di farmi
consigliare di più dai miei bibliotecari di fiducia. Voi, cosa mi
suggerite per sopperire alla mia ignoranza?
P.S.
E fu così che si scoprì che VV è più avanti di me nella sua
Reading Resolution List...
Non so nulla in merito, non guardiamo molto la televisione.
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