Nel 1968 Teresa arrotondava il suo sussidio studentesco con qualche lavoro occasionale di battitura. Alcuni di questi lavori erano per Leonard Woolf... Nel corso di quell'anno, Leonard le inviò un taccuino rilegato in carta da pacco, datato 1909... Prima che Teresa potesse cominciare a trascriverlo, Leonard si ammalò e morì; così, incerta sul da farsi, lei ripose il taccuino in un cassetto e lì... è stato dimenticato...Un taccuino autografo in quarto di 214 pagine, rilegato (quasi certamente dalla stessa Woolf) con carta da pacco. La Woolf ha scritto «1909» sulla copertina con una matita o un pastello verde. Le pagine dispari sono numerate a mano, e la prima pagina (per ragioni non del tutto chiare) porta il numero 26. al centro di pagina 26 è scritto, sempre con la grafia della Woolf, «Feb: 27th 1909». A pagina 27 c'è l'indice che riporta il numero di pagina relativa all'inizio di ogni brano. La numerazione prosegue fino a pagina 50 e le pagine 51 e 52 sono le ultime a riportare qualcosa di scritto. Quelle rimanenti sono bianche e prive di numero. Tutte le annotazioni sono state apportate con inchiostro blu-nero su carta color crema con rigatura sottile. Il taccuino misura 207x167 millimetri.
Due pensieri hanno accompagnato la mia lettura dei sette testi che compongono questo breve libriccino: che per molti anni una donna ignara avesse avuto, dimenticato in un cassetto, un manoscritto autografo di Virginia Woolf; e la descrizione così precisa di questo taccuino da riuscire a immaginarlo così vividamente, che pensavo fosse tra le mie mani, mentre lo leggevo.