lunedì 13 gennaio 2020

Una decade di libri


Va detto sinceramente: se non avessi visto sbandierato a destra e manca il fatto che stava per iniziare una nuova decade, forse non ci avrei fatto caso e, ancora più onestamente, non è che gli dia tutta questa importanza. Quando ho visto il proliferare di #tenyearschallenge, mi sono detta perché non fare qualcosa di simile ma con i libri che ho letto in questi dieci anni, magari salta fuori che ogni anno ha la sua peculiarità. Così è, in effetti.
I miei ultimi dieci anni di vita attraverso i libri che ho letto:

2009 Cathleen Schine “I Newyorkesi”

L'anno del matrimonio, che mi ha vista anche leggere libri come “Il galateo del matrimonio” ma, sopratutto, l'anno del viaggio di nozze nella grande mela e il realizzarsi di un sogno.
Complice l'amore per i loro amici a quattro zampe, un gruppo di persone più disparate si incontrano, si conoscono e stringono amicizia sullo sfondo di una New York lontana dall'immagine caotica che tutti conoscono. Romanzo piacevole, forse a tratti un po' lento, gli amanti dei cani avranno ossa per i loro denti.

2010 Daria Bignardi “Non vi lascerò orfani”

Una delle prime frasi che condivisi nel blog, inaugurato proprio in questo anno, è tratta da questo libro, che mi commosse molto. L'autrice racconta del suo rapporto complicato con la madre, perso da poco, con una nostalgia, una malinconia e un affetto che difficilmente vi lascerà indifferenti.

2011 Annie François “La lettrice. Biografia di una passione”

Ho dovuto sceglierne uno, ma in realtà i libri a tema “leggere/scrivere” letti in questo anno sono davvero molti. Credo farò un post, o di più perché forse uno diventerebbe troppo lungo, per condividere con voi questa mia passione sulla mia passione: la lettura e tutto ciò che gli gira intorno.
Questo volume in particolare è per gli amanti del libro come oggetto in se, prima ancora del contenuto: il piacere tattile e olfattivo, grana della carta e copertina; il timore di sciuparlo, la paura di doversene liberare per fare spazio ai nuovi venuti.

2012 Clarissa Pinkola Estés “Donne che corrono coi lupi”

Questo libro è magico, l'ho detto e ridetto. So con certezza che dopo averlo finito, il suo prodigio è avvenuto dentro di me slegando nodi che non sapevo neanche di avere.
Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.
Sento di averne nuovamente bisogno e credo sia giunto il momento di rileggerlo. Io non rileggo quasi mai.

2013 Francesco Piccolo “Storie di primogeniti e figli unici”

L'anno in cui è nata VV e in cui le mie letture sono state abbastanza, ma non completamente, monotematiche. Tra tutti i manuali e romanzi a tema, questo è quello che mi ha fatta ridere più e più volte. Siamo tutti figli e tutti ci riconosceremo in uno o più dei racconti che l'autore ha scritto sull'infanzia, con il suo grande dono di sapersi soffermare sulle piccole cose.

2014 Alice Munro “Uscirne vivi”

Durante la prima passeggiata che feci dopo essere uscita dall'ospedale, in seguito a quello che si rivelerà essere solo il primo degli interventi chirurgici che subirò, mi recai con grande fatica fino a una libreria e quando vidi questo titolo lo considerai profetico. Questa raccolta di racconti in realtà non mi piacque molto, ma riassume in due parole quello che fu per me quell'anno.

2015 Marie Kondo “Il magico potere del riordino”

Riordino, minimalismo, decluttering, downshifting sono diventati parte integrante della mia vita; azioni che quando le pratico hanno il potere di rimettere in quadro non solo la casa e la vita che conduco, ma anche dentro di me. È un processo che non ha mai fine e che, ogni volta, ti fa scoprire cose nuove su te stesso.

2016 Marco Peano “L'invenzione della madre”

In realtà, oltre a questo libro, ne avevo scelti anche altri tre, perché il 2016 non è stato solo l'anno in cui ho scoperto di essere malata, ma anche quello del Bookcoaching e del bellissimo viaggio in Scozia. Però la malattia l'ha fatta da padrona. Un romanzo autobiografico in cui l'autore, pagina dopo pagina, prende commiato dalla madre malata terminale. È straziante, ma vale la pena leggerlo.

2017 Alessio Cuffaro “La distrazione di Dio”

L'anno in cui ho deciso di iniziare la rubrica #turineisa e che mi ha fatto conoscere autori poco noti ma molto bravi. Del libro ne avevo parlato QUI e QUI trovate tutti gli altri #turineisa. Vale la pena incamminarsi su sentieri poco battuti, molto spesso si fanno belle scoperte. Inutile aggiungere che non vale solo per i libri.

2018 Debra Adelaide “Vorrei lasciare tutto in ordine”

Mi sono resa conto che non avevo ancora avuto fino in fondo paura di morire, che in me era ancora rimasta una piccola speranza, che poi è stata scacciata via. La paura è arrivata, ha piantato le tende e io non sapevo come gestire questo ospite sgradito. Questo libro, di una donna malata che prende congedo dalla sua famiglia, e che pensa che per poterlo fare debba lasciare tutto in ordine è stato come un gioco di ruolo: mi ha fatto vedere come potrebbe succedere, che succede anzi e che, in qualche modo, paradossalmente, “sopravvivono” tutti, se mi passate il termine contraddittorio. Mi ha, mi ripeto paradossalmente, rassicurata.

2019 Concita De Gregorio “Così è la vita. Imparare a dirsi addio”

Rifugiarmi nei libri forse è un gesto ingenuo, come se tra le pagine potessi trovare sempre le istruzioni sulla vita, però molto spesso per me è così. O, se non proprio le regole del gioco, trovo almeno un po' di consolazione, mi sento meno sola, se non addirittura compresa.
La morte fa parte della vita, rendersene conto è molto doloroso, accettarlo ancora di più. Concita De Gregorio ha un tono di voce pacato, intimo, comprensivo quando racconta episodi che hanno a che fare proprio con questi temi tabù: malattia, insuccessi, morte; e ti accompagna per mano, attraverso il dolore.

Quali letture mi regalerà questa nuova decade? Sono molto curiosa di scoprirle.
Una cosa è certa, i libri sono i compagni più fedeli della mia vita.

4 commenti:

  1. Anche io, in qualche modo, ho sempre cercato nei libri "istruzioni per vivere" e qualche volta le ho anche un po' trovate, o almeno mi è sembrato.
    Dei libri che hai segnalata, qualcuno l'ho letto, molti non ancora, ma mi incuriosisce molto il libro di Daria Bignardi.Non saprei dire il motivo: la considero una giornalista e non la trovo nemmeno particolarmente simpatica, ma questo libro fi attira...finirò per comprarlo. claudiag

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    1. Mi piaceva la Daria Bignardi dei primi tempi a Radio Deejay, ascoltavo con piacere i suoi consigli di lettura. Ora non piace più molto neanche a me. Questo suo libro non è male, però.

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  2. Grazie per questo interessante post! Rossella

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    1. Prego Rossella, mi piace condividere le letture che faccio.

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