mercoledì 22 gennaio 2020

Casa


Il prossimo fine settimana si terrà a Milano Homi, il Salone degli stili di vita, dove si potranno vedere le ultime tendenze dell'abitare. Al di là di mode, industria e commercio, riflettevo sull'importanza che la casa ha sulle nostre vite e di come queste ultime ruotino proprio attorno alle mura, che ci contengono, che ci proteggono, oppure da cui fuggiamo, di cui siamo privi o di cui vorremmo privarcene, di come averla fa sentire alcuni ricchi, non averla fa sentire altri liberi.
Vecchia, nuova, ristrutturata, isolata, in un condominio, con giardino, con un terrazzo, grande, piccola, buia, luminosa, piena, vuota, non c'è essere vivente al mondo che non senta il bisogno e la necessità di avere una casa, una tana.
E spendiamo tempo ed energie per cercare di renderla su misura per noi, come uccellini che rametto dopo rametto si creano il nido; ne abbiamo un bisogno fisico, per proteggerci da freddo e intemperie, ne abbiamo un bisogno spirituale, per sentirci liberi di essere noi stessi.
E così come noi agiamo sulle abitazioni, loro agiscono su di noi: siamo anche fatti della casa in cui siamo venuti al mondo e quelle che abbiamo abitato nel corso della nostra vita. E mentre noi cresciamo, loro evolvono con noi. Ci modellano e le modelliamo.
Ricorderò sempre di come un bimbo piccolo figlio di cari amici scoppiò in lacrime quando non trovò più un mobile in una stanza: era come se gli fossero mancate le coordinate, come se gli fosse crollato il mondo sotto i piedi. Non riconosceva più la sua casa. Non sarà un caso che il trasloco sia annoverato tra gli eventi più stressanti nella vita di un essere umano.
Decluttering, minimalismo, Marie Kondo, per citarne alcuni, sono solo alcune delle ultime mode in merito allo stile di vita che dimostrano come il posto in cui viviamo è anche specchio della nostra anima. Lo dimostrano bene scrittori ed artisti che, nelle loro stanze tutte per sé, hanno creato un'estensione delle loro opere.
Alcune letture per rimanere in tema:

Sandra Petrignani, La scrittrice abita qui, ed. Neri Pozza

Un viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia di alcune delle più significative scrittrici del Novecento. Un giro del mondo dove a ogni tappa è come se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero sottovoce i segreti delle loro vite. Diari, poltrone, portafortuna, un grammofono... Sandra Petrignani ascolta la voce delle cose e delle stanze e le traduce nelle affascinanti storie di questo libro.

Nino Strachey, Stanze tutte per sé, ed. L'ippocampo

Tre case, un intreccio di rapporti umani e sociali, che Edward e Vita Sackville-West e Virginia Woolf crearono tra dimore che sfidavano le convenzioni dell'epoca. Il volume esplora le case dei tre scrittori legati al gruppo di Bloomsbury e narra storie intime d'amore e desiderio, di rapporti mutevoli e incontri erotici, descrivendo vividamente gli ambienti in cui si svolsero e schiudendo scenari inediti sul complicato intreccio di quelle esistenze.

Guia Risari, Mamma cerca casa, ill. Massimiliano di Lauro, ed. Paoline

Una mamma cerca una casa. La ricerca è tutt’altro che facile. Soprattutto perché non vorrebbe una casa qualunque, in un posto qualunque, con vicini qualunque. Una famiglia di immigrati alla ricerca di armonia e convivenza. Una casa aperta a tutti, in una città capace di accogliere tutti i popoli, con porte che danno su piazze nelle quali la gente si incontra e si rispetta. È un sogno, nel quale tutta la famiglia inizia a credere perché esistono utopie che possono diventare realtà.

Ci sono giorni salotto
scarpe nuove maglia bella
bello tu
perfetto tutto.
Ci sono giorni giardino
selvaggio, piedi scalzi
e risate e corse e salti.
Ci sono giorni soffitta
stai lontano da tutti
o quasi, e racchiudi ricordi.
Ci sono giorni cucina
tempo farcito
di progetti condito
di futuro.
E ci sono giorni
di pensieri in griviglio
giorni ripostiglio
sacchi pieni di sbagli
capelli straccio nel secchio
cuore stivale vecchio.

Chiara Carminati

lunedì 13 gennaio 2020

Una decade di libri


Va detto sinceramente: se non avessi visto sbandierato a destra e manca il fatto che stava per iniziare una nuova decade, forse non ci avrei fatto caso e, ancora più onestamente, non è che gli dia tutta questa importanza. Quando ho visto il proliferare di #tenyearschallenge, mi sono detta perché non fare qualcosa di simile ma con i libri che ho letto in questi dieci anni, magari salta fuori che ogni anno ha la sua peculiarità. Così è, in effetti.
I miei ultimi dieci anni di vita attraverso i libri che ho letto:

2009 Cathleen Schine “I Newyorkesi”

L'anno del matrimonio, che mi ha vista anche leggere libri come “Il galateo del matrimonio” ma, sopratutto, l'anno del viaggio di nozze nella grande mela e il realizzarsi di un sogno.
Complice l'amore per i loro amici a quattro zampe, un gruppo di persone più disparate si incontrano, si conoscono e stringono amicizia sullo sfondo di una New York lontana dall'immagine caotica che tutti conoscono. Romanzo piacevole, forse a tratti un po' lento, gli amanti dei cani avranno ossa per i loro denti.

2010 Daria Bignardi “Non vi lascerò orfani”

Una delle prime frasi che condivisi nel blog, inaugurato proprio in questo anno, è tratta da questo libro, che mi commosse molto. L'autrice racconta del suo rapporto complicato con la madre, perso da poco, con una nostalgia, una malinconia e un affetto che difficilmente vi lascerà indifferenti.

2011 Annie François “La lettrice. Biografia di una passione”

Ho dovuto sceglierne uno, ma in realtà i libri a tema “leggere/scrivere” letti in questo anno sono davvero molti. Credo farò un post, o di più perché forse uno diventerebbe troppo lungo, per condividere con voi questa mia passione sulla mia passione: la lettura e tutto ciò che gli gira intorno.
Questo volume in particolare è per gli amanti del libro come oggetto in se, prima ancora del contenuto: il piacere tattile e olfattivo, grana della carta e copertina; il timore di sciuparlo, la paura di doversene liberare per fare spazio ai nuovi venuti.

2012 Clarissa Pinkola Estés “Donne che corrono coi lupi”

Questo libro è magico, l'ho detto e ridetto. So con certezza che dopo averlo finito, il suo prodigio è avvenuto dentro di me slegando nodi che non sapevo neanche di avere.
Attingendo alle fiabe e ai miti delle più diverse tradizioni culturali, Clarissa Pinkola Estés fonda una psicanalisi del femminile attorno alla straordinaria intuizione della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna, ma soffocata da paure, insicurezze e stereotipi.
Sento di averne nuovamente bisogno e credo sia giunto il momento di rileggerlo. Io non rileggo quasi mai.

2013 Francesco Piccolo “Storie di primogeniti e figli unici”

L'anno in cui è nata VV e in cui le mie letture sono state abbastanza, ma non completamente, monotematiche. Tra tutti i manuali e romanzi a tema, questo è quello che mi ha fatta ridere più e più volte. Siamo tutti figli e tutti ci riconosceremo in uno o più dei racconti che l'autore ha scritto sull'infanzia, con il suo grande dono di sapersi soffermare sulle piccole cose.

2014 Alice Munro “Uscirne vivi”

Durante la prima passeggiata che feci dopo essere uscita dall'ospedale, in seguito a quello che si rivelerà essere solo il primo degli interventi chirurgici che subirò, mi recai con grande fatica fino a una libreria e quando vidi questo titolo lo considerai profetico. Questa raccolta di racconti in realtà non mi piacque molto, ma riassume in due parole quello che fu per me quell'anno.

2015 Marie Kondo “Il magico potere del riordino”

Riordino, minimalismo, decluttering, downshifting sono diventati parte integrante della mia vita; azioni che quando le pratico hanno il potere di rimettere in quadro non solo la casa e la vita che conduco, ma anche dentro di me. È un processo che non ha mai fine e che, ogni volta, ti fa scoprire cose nuove su te stesso.

2016 Marco Peano “L'invenzione della madre”

In realtà, oltre a questo libro, ne avevo scelti anche altri tre, perché il 2016 non è stato solo l'anno in cui ho scoperto di essere malata, ma anche quello del Bookcoaching e del bellissimo viaggio in Scozia. Però la malattia l'ha fatta da padrona. Un romanzo autobiografico in cui l'autore, pagina dopo pagina, prende commiato dalla madre malata terminale. È straziante, ma vale la pena leggerlo.

2017 Alessio Cuffaro “La distrazione di Dio”

L'anno in cui ho deciso di iniziare la rubrica #turineisa e che mi ha fatto conoscere autori poco noti ma molto bravi. Del libro ne avevo parlato QUI e QUI trovate tutti gli altri #turineisa. Vale la pena incamminarsi su sentieri poco battuti, molto spesso si fanno belle scoperte. Inutile aggiungere che non vale solo per i libri.

2018 Debra Adelaide “Vorrei lasciare tutto in ordine”

Mi sono resa conto che non avevo ancora avuto fino in fondo paura di morire, che in me era ancora rimasta una piccola speranza, che poi è stata scacciata via. La paura è arrivata, ha piantato le tende e io non sapevo come gestire questo ospite sgradito. Questo libro, di una donna malata che prende congedo dalla sua famiglia, e che pensa che per poterlo fare debba lasciare tutto in ordine è stato come un gioco di ruolo: mi ha fatto vedere come potrebbe succedere, che succede anzi e che, in qualche modo, paradossalmente, “sopravvivono” tutti, se mi passate il termine contraddittorio. Mi ha, mi ripeto paradossalmente, rassicurata.

2019 Concita De Gregorio “Così è la vita. Imparare a dirsi addio”

Rifugiarmi nei libri forse è un gesto ingenuo, come se tra le pagine potessi trovare sempre le istruzioni sulla vita, però molto spesso per me è così. O, se non proprio le regole del gioco, trovo almeno un po' di consolazione, mi sento meno sola, se non addirittura compresa.
La morte fa parte della vita, rendersene conto è molto doloroso, accettarlo ancora di più. Concita De Gregorio ha un tono di voce pacato, intimo, comprensivo quando racconta episodi che hanno a che fare proprio con questi temi tabù: malattia, insuccessi, morte; e ti accompagna per mano, attraverso il dolore.

Quali letture mi regalerà questa nuova decade? Sono molto curiosa di scoprirle.
Una cosa è certa, i libri sono i compagni più fedeli della mia vita.