Il
prossimo fine settimana si terrà a Milano Homi, il Salone degli
stili di vita, dove si potranno vedere le ultime tendenze
dell'abitare. Al di là di mode, industria e commercio, riflettevo
sull'importanza che la casa ha sulle nostre vite e di come queste
ultime ruotino proprio attorno alle mura, che ci contengono, che ci
proteggono, oppure da cui fuggiamo, di cui siamo privi o di cui
vorremmo privarcene, di come averla fa sentire alcuni ricchi, non
averla fa sentire altri liberi.
Vecchia,
nuova, ristrutturata, isolata, in un condominio, con giardino, con un
terrazzo, grande, piccola, buia, luminosa, piena, vuota, non c'è
essere vivente al mondo che non senta il bisogno e la necessità di
avere una casa, una tana.
E
spendiamo tempo ed energie per cercare di renderla su misura per noi,
come uccellini che rametto dopo rametto si creano il nido; ne abbiamo
un bisogno fisico, per proteggerci da freddo e intemperie, ne abbiamo
un bisogno spirituale, per sentirci liberi di essere noi stessi.
E
così come noi agiamo sulle abitazioni, loro agiscono su di noi:
siamo anche fatti della casa in cui siamo venuti al mondo e quelle
che abbiamo abitato nel corso della nostra vita. E mentre noi
cresciamo, loro evolvono con noi. Ci modellano e le modelliamo.
Ricorderò
sempre di come un bimbo piccolo figlio di cari amici scoppiò in
lacrime quando non trovò più un mobile in una stanza: era come se
gli fossero mancate le coordinate, come se gli fosse crollato il
mondo sotto i piedi. Non riconosceva più la sua casa. Non sarà un
caso che il trasloco sia annoverato tra gli eventi più stressanti
nella vita di un essere umano.
Decluttering,
minimalismo, Marie Kondo, per citarne alcuni, sono solo alcune delle
ultime mode in merito allo stile di vita che dimostrano come il posto
in cui viviamo è anche specchio della nostra anima. Lo dimostrano
bene scrittori ed artisti che, nelle loro stanze tutte per sé,
hanno creato un'estensione delle loro opere.
Alcune
letture per rimanere in tema:
Sandra
Petrignani, La scrittrice abita qui, ed. Neri Pozza
Un
viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze
e giardini raccontano la storia di alcune delle più significative
scrittrici del Novecento. Un giro del mondo dove a ogni tappa è come
se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero
sottovoce i segreti delle loro vite. Diari, poltrone, portafortuna,
un grammofono... Sandra Petrignani ascolta
la voce delle cose e delle stanze
e le traduce nelle affascinanti storie di questo libro.
Nino
Strachey, Stanze tutte per sé, ed. L'ippocampo
Tre
case, un intreccio di rapporti umani e sociali, che Edward e Vita
Sackville-West e Virginia Woolf crearono tra dimore che sfidavano le
convenzioni dell'epoca. Il volume esplora
le case dei tre scrittori legati al gruppo di Bloomsbury e narra
storie intime d'amore e desiderio, di rapporti mutevoli e incontri
erotici, descrivendo vividamente gli ambienti in cui si svolsero e
schiudendo scenari inediti sul complicato intreccio di quelle
esistenze.
Guia
Risari, Mamma cerca casa, ill. Massimiliano di Lauro, ed. Paoline
Una
mamma cerca una casa. La ricerca è tutt’altro che facile.
Soprattutto perché non vorrebbe una casa qualunque, in un posto
qualunque, con vicini qualunque. Una famiglia di immigrati alla
ricerca di armonia e convivenza. Una
casa aperta a tutti, in una città capace di accogliere tutti i
popoli, con porte che danno su piazze nelle quali la gente si
incontra e si rispetta. È un sogno, nel quale tutta la famiglia
inizia a credere perché esistono utopie che possono diventare
realtà.
Ci sono giorni salottoscarpe nuove maglia bellabello tuperfetto tutto.Ci sono giorni giardinoselvaggio, piedi scalzie risate e corse e salti.Ci sono giorni soffittastai lontano da tuttio quasi, e racchiudi ricordi.Ci sono giorni cucinatempo farcitodi progetti conditodi futuro.E ci sono giornidi pensieri in grivigliogiorni ripostigliosacchi pieni di sbaglicapelli straccio nel secchiocuore stivale vecchio.
Chiara Carminati