Tre
cose che ho imparato vivendo in mezzo a un cantiere: quello di casa
mia.
Il
disordine fa male alla concentrazione
Per
forza di cose abbiamo vissuto (e stiamo vivendo ancora, ahimè, ma ve
ne scriverò più avanti nel testo) in mezzo al disordine e allo
sporco. Per permettere ai muratori di lavorare abbiamo dovuto
svuotare parzialmente alcune stanza, spostare dei mobili, ammucchiare
cose, ricoprire con teli altre; al di là del disagio che questo può
comportare, ho scoperto a mie spese che aveva un forte impatto sulla
mia concentrazione e sulla mia capacità di lavorare da casa.
Impiegavo molto più tempo a fare le stesse cose, le interruzioni
erano maggiori, la voglia di lavorare alle volte latitava: una volta
intrapresa una china è facile lasciarsi andare e precipitare sempre
più giù. Il disordine ci mette molto poco a prendere il sopravvento
e poi hai voglia a mettere in ordine, quando non sai da che parte
iniziare e capisci che ti ci vorrà molto tempo per farlo. Anche ora,
a lavori praticamente terminati, l'ordine è una delle cose che ho più
difficoltà a mantenere: torni la sera tardi a casa, ti spogli e ammonticchi i
vestiti sulla sedia, il mattino esci subito di casa, la sera altri
vestiti ammonticchiati. Oppure la pila delle riviste che vorresti
finire di leggere, i giochi di VV non messi via perché era già ora
di andare a nanna, le cose non riposte perché vanno in alto e adesso
sei davvero tanto stanco e non hai nessuna voglia di andare a
prendere la scala. Potrei andare avanti all'infinito...
Una
volta iniziato non smettere fino a quando non hai finito
Ho
letto un articolo che dava alcuni suggerimenti in caso di trasloco e
uno in particolare ho scoperto essere utilizzabile anche nella mia
situazione. L'autrice affermava che una volta iniziato a svuotare gli
scatoloni non bisogna fermarsi fino a quando non si è finito di
vuotarli e riporre tutto; se lasci alcune cosa da fare in un secondo
momento alte sono le probabilità che finirai per non trovare mai il
tempo di farle. Ebbene, se ho scritto che viviamo ancora un po' in
mezzo al disordine è perché innumerevoli sono le cose che non
abbiamo ancora finito di fare: specchi del bagno da appendere, cavi
della luce che aspettano una lampada, stanze ancora senza porta, ad
esempio. Il tempo per andare nei negozi a comprarle sembra
introvabile. A questo punto, temo questa estate sacrificheremo alcuni
giorni di ferie per riuscire a mettere la parola fine a questi
benedetti lavori.
Troppa
roba
Se
pensavo di aver fatto abbastanza decluttering mi sono dovuta
ricredere: la casa è ancora troppo piena di oggetti inutili o quasi.
La prova: non ho sentito la mancanza o non ho avuto bisogno di molte
delle cose contenute nei mobili che erano stati ricoperti dai teli.
Anche in questo caso sarebbe bello poter fare pulizia
tutto in una volta, come la saggia Marie Kondo suggerisce di fare, ma
se non erro le giornate si ostinano ad essere sempre di 24 ore.
Nell'attesa di completare definitivamente anche questo passaggio,
dovrò cercare di resistere ai saldi, che si stanno pericolosamente
avvicinando, quando è un attimo dire: “Ma sì, dai, per 10
euro...”
I
libri della mia libreria invece, nascosti per settimane dai teli, mi
sono mancati tantissimo.
E quando cerchi una cosa in una determinata scatola che sei sicura sia lì, e trovare la scatola significa spostarne altre trentasei (sempre che tu sappia in che direzione volgere lo sguardo) e, una volta trovata la scatola, tu realizzi che lì dentro no, non c'è quella cosa...subitaneo momento di panico.... E una domanda pervade la tua mente: se non lì, dove?
RispondiEliminaConcordo con te sul fatto che il decluttering non sia mai abbastanza.
Per il resto posso dirti che ti è andata bene. L'ultimo trasloco ha visto noi con tutte le lampade al proprio posto che mangiavamo cose comprate in rosticceria appoggiati allo scatolone della tv....
Non c'è che dire: il trasloco è sempre un momento drammatico.
Poi per fortuna passa e si ricordano questi "drammi" con un sorriso. :-)
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