Non
ho ancora deciso quali libri porterò con me in montagna, credo
sceglierò tra quelli che giacciono da tempo immemore sugli scaffali
della mia libreria, quelli destinati ai volumi ancora da leggere.
Se
entrassi oggi però in una libreria, comprerei sull'onda
dell'emozione e della curiosità alcuni libri che ho scoperto grazie
ad altre blogger o articoli o foto su Instagram. Ecco qui di seguito
la mia valigia dei libri immaginaria:
1.
Concita de Gregorio “Mi sa che fuori è primavera”, ed.
Feltrinelli
A
colpirmi è stato un brano tratto dal libro, purtroppo non ricordo più dove
l'ho letto, e che ho prontamente trascritto nel mio quaderno delle
frasi.
Per
essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole
quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.
Ho poi letto anche
l'articolo/intervista all'autrice su Vanity Fair n.22 di giugno,
scoprendo così che il libro parla della triste vicenda delle gemelle
scomparse nel nulla dopo essere state rapite dal padre, poi morto
suicida. Anche qui mi è rimasta impressa una frase:
C'è
una tecnica antica giapponese per cui un vaso rotto non si butta ma
si ripara con l'oro, così che i punti delle saldature lo rendono
ancora più prezioso.
Le
cicatrici possono e devono diventare punti di forza...
2.
Livia Manera Sambuy “Non scrivere di me”, ed.
Feltrinelli
Ho
letto la recensione fatta da Camilla nel suo blog “Zelda was a
writer”, che potete leggere qui. Non aggiungo altro se non che, per
quanto mi riguarda, non c'è niente di più rinfrescante e
rigenerante di un bagno immersa tra scrittori, storie e passione
creativa.
3.
Gioia Gottini “Tutto fa branding”, ed. Zandegù (solo formato
ebook)
Per
prima cosa, si tratta di un libro pubblicato da una casa editrice
torinese, mogli e buoi dei paesi tuoi come si dice, che vi invito a
conoscere meglio sul loro sito, qui.
Ho
letto il posto scritto da Alessandra, autrice del blog “L'angolino di Ale”, scoperto recentemente grazie ad Instagram, lettrice
davvero prolifica e onnivora, che vi invito ad andare a trovare.
Mi
attirano i libri che promettono di aiutarti a fare ordine tra le
idee e capire se hai imboccato il sentiero giusto. Inoltre, in
questo mondo digitale dove il primo prodotto ad essere sul mercato
sei proprio te stesso, mi ha incuriosito il focalizzarsi del libro proprio
sul personal branding.
...l’attività̀
e chi la svolge si sovrappongono, e i valori che esprimono i tuoi
prodotti sono anche i tuoi personali... Al centro non c’è solo
quello che fai, ma ci sei anche tu...: la tua storia è interessante,
la tua attività ha il tuo volto e il tuo nome, e le persone, se
devono comprare, sono rassicurate dal fatto di «vedere» da chi
comprano. Perché le persone amano comprare da altre persone.
Un
tema da approfondire.
4.
Oliviero Ponte Di Pino “I mestieri del libro. Dall'autore al
lettore”, ed. TEA
Rimanendo
nell'ambito manuali, e nel
mondo editoriale che è la mia passione, pur avendo seguito diversi anni fa un
corso di tecniche editoriali, penso che un ripasso mi gioverebbe
molto e questo libro sembra fare al caso mio. Soprattutto potrebbe
aiutarmi a capire se continuare o meno a cullare un piccolo sogno,
che mi è sbocciato nel cuore da tre anni a questa parte...
E
voi, cosa avete messo in valigia, immaginaria e non?