sabato 30 giugno 2012

Link a Book 4


Link a Book – Holiday Edition

Quest'estate trascorrerò nuovamente le vacanze in montagna in compagnia, anche, di questo libro. Non mi dispiacerebbe trascorrere una notte in questa tenda, per assaporare meglio la vita nel bosco.



giovedì 28 giugno 2012

Working Magic

What an astonishing thing a book is. It's a flat object made from a tree with flexible parts on which are imprinted lots of funny dark squiggles. But one glance at it and you're inside the mind of another person, maybe somebody dead for thousands of years. Across the millennia, an author is speaking clearly and silently inside your head, directly to you. Writing is perhaps the greatest of human inventions, binding togheter people who never knew each other, citizens of distant epochs. Books break the shackles of time. A book is proof that humans are capable of working magic.

Carl Sagan
Mia traduzione:

Che cosa meravigliosa è un libro. E' un oggetto piatto creato da un albero con parti flessibili sulle quali sono stampati in quantità scuri e divertenti ghirigori. Ma un solo sguardo e ti ritrovi nella mente di un'altra persona, forse qualcuno morto da centinaia di anni. Attraverso i millenni, un autore sta parlando chiaramente e silenziosamente all'interno della tua testa, direttamente a te. La scrittura è forse una delle più grandi invenzioni dell'uomo, che unisce persone che non si sono mai conosciute, cittadini di epoche lontane. I libri rompono le manette del tempo. Un libro è la prova che gli uomini sono capaci di fare magie.

venerdì 22 giugno 2012

La nuova Virginia

Mi vergogno ad ammettere che ci sono interi quartieri di Torino che non conosco. Ancora una volta devo ringraziare i libri, anzi una scrittrice in particolare, che mi ha permesso di scoprire angoli sconosciuti. Ma, soprattutto, ho avuto conferma che la libreria dei miei sogni esiste, solo che è esattamente dalla parte opposta di dove abito e devo attraversare tutta Torino e il Po per raggiungerla. Mi sto mangiando le mani per la delusione di non aver portato con me la macchina fotografica, avrei voluto mostrarvi questo piccolo angolo incantato che è la “Libreria Borgopò”. Una scusa in più per farvi ritorno.
Ci sono stata per partecipare a quello che si è rivelato un incontro, ma anche un ri-incontro, davvero emozionante e commovente, in occasione dell'uscita della nuova edizione e traduzione di “Mrs Dalloway” di Virginia Woolf. Susanna Basso, a sua volta traduttrice, e Carmen Concilio, che è stata la mia professoressa di Letteratura Post-Coloniale all'università, hanno conversato con una davvero commossa ed emozionata Anna Nadotti, la traduttrice di questa nuova edizione Einaudi. Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questi incontri, lo stupore e meraviglia di ascoltare uno scrittore (perché i traduttori sono scrittori) raccontare e descrivere il proprio lavoro. L'invidia per la capacità che hanno di entrare, di immergersi in un testo che è altro da loro e, impossessandosene, renderlo all'autore, nuovo ma uguale. La voglia che mi è venuta di andare a cercare i quaderni, i libri, gli appunti del corso di traduzione; perché se non mi è possibile la pratica, mi accontento almeno della teoria.
Non ci sono parole per descrivere il brivido che ho provato nel riascoltare la voce della professoressa il cui corso è stato uno di quelli che più ho amato, e per un attimo non ero più io, ma la me di più o meno 8-9 anni fa. Sentire riaffiorare i ricordi, le emozioni, la gioia di imparare, di scoprire e conoscere nuovi scrittori. Scoprirmi ancora, se non di più, innamorata dei libri.
E poi Virginia Woolf, la mia, quella del pubblico che era venuto come me ad assistere all'incontro, la vostra, la Virginia di Anna Nadotti...


mercoledì 20 giugno 2012

Do the Write Thing 2

Ho quaderni su quaderni dove ricopio, trascrivo, riporto frasi e brani riguardanti la scrittura quasi volessi, così facendo, carpire l'ingrediente segreto di ogni scrittore. In questo modo è nata l'idea di ospitare qui, sul mio blog, chi nella cucina della scrittura ci lavora quotidianamente, dove cuochi-scrittori ogni volta diversi condivideranno con noi le loro ricette. Buon appetito a tutti!

 
Ospite del secondo appuntamento è Clara Nubile del blog “Tu come tutto quello che tocchi” e autrice dell'omonimo libro pubblicato da Bompiani. Grazie per aver accettato con entusiasmo la mia proposta e benvenuta!
Ci sono giorni, mesi, anni che sono tempesta. Tempesta e vento, emozioni violente, spaesamento. Uno smarrimento esistenziale che è un treno a vapore. Sbuffi la tua insofferenza, il tuo malessere, il tuo buio. Poi ci sono giorni che sono luce pura, senza filtri, e il cuore è una gemma.
Su tutti questi giorni che sono la mia vita, il mio paesaggio interiore, regna sovrana la scrittura.

lunedì 18 giugno 2012

Come un albero


Lo scrittore scrive libri come un albero di mele fa mele.

Italo Calvino


sabato 16 giugno 2012

Le parole addosso 15

Gli Oscar 2012 hanno fatto parlare di sé anche per i numerosi film candidati che sono stati tratti da libri. Molti altri sono usciti ora o usciranno presto nelle sale cinematografiche (“Molto forte, incredibilmente vicino”, “The road”, “Il Grande Gatsby” per citarne alcuni). Farò in modo di non perdermene neanche uno, non prima di aver letto o ri-letto il libro. Non sono dell’opinione che sia impossibile riuscire a fare un film altrettanto bello come il libro ( “Il Signore degli anelli” e “The Hours” sono ottimi esempi) ma sarò sempre dell’opinione che…


(via BookRiot)

giovedì 14 giugno 2012

Mortificata

21 ottobre 1919

la giornata di ieri è stata memorabile per l'uscita di “Notte e giorno”. Le mie sei copie sono arrivate la mattina e alle cinque erano già spedite; sicché mi figuro già affondati tra le pagine i becchi di cinque amici...

30 ottobre 1919

...dopo la lettera di Clive, è arrivata quella di Nessa... quella di Lytton... e poi, ieri mattina,... Morgan... Spero con questa settimana di liberarmi dalle recensioni; mi piacerebbero che seguissero lettere intelligenti;...
Cara Virginia,
sono mortificata. Proprio non riesco a capire che cosa sia successo. Non ti ho mai nascosto la mia difficoltà nel leggerti, ma è anche per questo motivo, per la tua scrittura che mi spinge e mi obbliga a superare i miei limiti, che amo i tuoi libri.
Questa volta però sono stata troppo distratta, ho faticato a concentrarmi, ho perso spesso il filo e, non so in quale altro modo dirtelo, ho faticato ad arrivare alla fine. Ma sono sicura che è tutta colpa mia, non era il momento giusto per leggere “Notte e giorno”. Mi prometto di rileggerlo, non appena sarò più serena, meno superficiale e sarò in grado darti un parere più obiettivo. Sempre che ancora ti interessi.
Sempre tua affezionatissima,
Francesca


martedì 12 giugno 2012

Divieto

Sempre a proposito dei giovani e la lettura...

Non sono state tanto le esortazioni della famiglia a far di me una bibliofila, una bulimica, quanto le trasgressioni dei rari divieti materni (leggere a tutte le ore), dei buoni consigli (vietato ai minori) o delle regole scolastiche. Esorto dunque vivamente i genitori ansiosi a prendere in mano “Come un romanzo” di Pennac. Soprattutto a vietare l'accesso alla loro biblioteca ai marmocchi e a strapazzarli senza tanti complimenti: «E' ancora uno sbarbato e pretende di leggere quel che gli pare!» Il bambino che non insorgerà ingozzandosi di libri è un autentico ribelle, un vero e proprio delinquente o un filosofo che sarebbe inutile perseguitare.

Annie François


domenica 10 giugno 2012

Milk and Bookies

Come promuovere la lettura, soprattutto tra i giovani e giovanissimi? Si può “insegnare” l’amore per la lettura? Come lo si trasmette? Personalmente credo di avere incominciato a leggere per emulazione: tutti in casa leggevano, sia i miei genitori che i miei fratelli, e presto ho incominciato a voler leggere proprio gli stessi loro libri.
Ci sono testi più o meno adatti a seconda dell’età? Ci sono libri che vanno proibiti e altri che vanno invece “sponsorizzati”? O è giusto lasciare che ognuno si costruisca in modo indipendente un proprio gusto letterario? Non ho figli e quindi non so come mi comporterei. Credo che darei libero accesso alla nostra biblioteca di casa e, forse, come unica accortezza, farei in modo che il libro scelto lo abbia letto anch’io, così da poter accompagnare la lettura e prevenire eventuali “traumi” (e questo lo scrivo perché ci sono ancora, nonostante la mia età, libri che riescono a farmi paura e mi regalano notti in bianco). Allo stesso tempo non vorrei essere iperprotettiva, è importante conoscere le proprie paure e i propri limiti e imparare ad affrontarli.


Un buon modo per insegnare ad apprezzare la lettura potrebbe essere la condivisione. “Milk and Bookies” è un’organizzazione nata in California nel 2004 per insegnare ai bambini il valore del donare attraverso i libri. I bambini infatti, durante questi eventi, hanno la possibilità di segliere e comprare dei libri per poi regalarli, con tanto di dedica, ai loro coetanei più bisognosi. Durante questi incontri, dove non mancano musica, racconti e, ovviamente, libri e biscotti, i bambini imparano l’importanza della generosità, dell'aiuto verso chi è meno fortunato di loro e apprendono che un libro può essere non solo un buon passatempo, ma anche un conforto e un sostegno. I libri donano speranza, ispirazione e sono una mappa per l'immaginazione.
Una bella idea da copiare, inoltre io adoro latte e biscotti!

Altre riflessioni e idee, che mi hanno ispirato questo post, su come trasmettere ai bambini il nostro amore per la lettura qui e qui.

venerdì 8 giugno 2012

Fissare il muro

Essere scrittore non vuol dire solo maneggiare le parole. Significa soprattutto stare attenti alla realtà circostante, alle persone, agli altri. Ho l'impressione che se c'è una disattenzione da parte tua è perché stai facendo troppe cose e hai troppi fronti aperti. Questo rende frettolosi, e nuoce alla scrittura. Una volta alla settimana chiuditi in camera tua, stacca il telefono e mettiti a fissare il muro per un pomeriggio. Senza fare nient'altro che fissare il muro. E' un'ottima scuola di scrittura. Io lo faccio ancora oggi, alla mia età. Svuotati la testa; metti un disco di Schubert, apri a caso i “Dubliners” e vedrai che ti dimentichi di quello che sulla pagina culturale del Corriere Tizio ha scritto di Caio e cosa ha replicato Caio su Io Donna.

Antonio Tabucchi


mercoledì 6 giugno 2012

Ode alla matita

Sono tipo da matita. Le adoro; più sono colorate, con disegnini, forme strane e più mi piacciono. Fatico a non comprarne una in ogni negozio di souvenir o bookshop o cartoleria in cui entro. Io e la matita abbiamo lo stesso ritmo, quando la impugno la mia mano riesce a stare al passo con i miei pensieri. Solo scrivendo a matita riesco a seguire l’ispirazione, a lasciare che sia la fantasia a condurre, a scongiurare le interruzioni, i risvegli alla realtà. 

San Valentino è già passato, ma non è mai troppo tardi…



Le matite sono fatte per essere messe in bella mostra:



 
(via Picame)

Temperarle può non essere facile, c’è chi ne ha fatto una professione:


 


sabato 2 giugno 2012

Siamo tutta la storia

Non siamo personaggi, siamo storie. Ci fermiamo all'idea di essere un personaggio impegnato in chissà quale avventura, anche semplicissima, ma quel che dovremmo capire è che noi siamo tutta la storia, non solo quel personaggio. Siamo il bosco dove cammina, il cattivo che lo frega, il casino che c'è attorno, tutta la gente che passa, il colore delle cose, i rumori.

Alessandro Baricco