Ho
finito di leggere da poco un libro riguardante Virginia Woolf e,
avendone letti altri di cui non vi ho ancora parlato, ho pensato di
raccoglierli tutti insieme in un unico post.
Ho
notato che la mia conoscenza sulla materia Virginia Woolf
si è molto ampliata in quest'ultimo periodo e mi sono data questa
spiegazione, oltre al fatto che ho letto molto su di lei: si è
trattato di libri scritti da persone che l'hanno conosciuta di
persona, o i loro familiari, e che, per questo motivo, hanno una voce
in qualche modo più veritiera,
meno accademica e teorica. Inutile aggiungere che ne sono più
innamorata e affascinata che mai.
Leonard
Woolf “La mia vita con Virginia” ed. Lindau
Chi può conoscerla meglio del
marito che ha vissuto per molti anni a stretto contatto con lei e che
di lei si è preso cura a 360°? Avevo già fatto la conoscenza di
Leonard Woolf scrittore quando avevo letto “La morte di Virginia” (QUI)
e anche in questo volume si conferma un bravissimo narratore. Forse
tende a dilungarsi e a divagare un po', ma è bravissimo a tracciare
un preciso racconto di che cosa è stata la loro vita insieme.
Fornisce inoltre preziose informazioni su che cosa significhi
guadagnarsi da vivere come scrittore e come editore, sia dal punto di
vista pratico che economico. E poi che vita culturalmente
entusiasmante che hanno vissuto!
Non vi nascondo che sto prendendo in
considerazione di leggere la sua autobiografia.
Né lei né io ci siamo mai presi una giornata di vacanza, a meno che non fossimo malati o non partissimo per una vacanza vera e propria, per così dire autorizzata. Ci sarebbe sembrato non solo sbagliato, ma addirittura spiacevole non lavorare ogni mattina, per sette giorni la settimana e per circa undici mesi l'anno. Tutte le mattine, dopo colazione, verso le nove e mezza, ce ne andavamo entrambi a «lavorare» - come spinti da un imperativo inderogabile - fino all'ora di pranzo, all'una. È sorprendente quanto si può produrre in un anno, si tratti di ciambelle o di libri, di pentole o di quadri, se si lavora con impegno e professionalità, per tre ore e mezzo ogni giorno, per 330 giorni. Ecco perché, nonostante tutti i suoi problemi, Virginia riuscì a scrivere così tanto.
Nino
Strachey “Stanze tutte per sé” ed. L'ippocampo
Questo libro l'ho nominato già
diverso volte, ma non lo avevo ancora letto tutto dall'inizio alla
fine. L'autrice, imparentata con la famiglia di Lytton Strachey, tra
i fondatori del gruppo di Bloomsbury, è, tra le altre cose, a capo
della ricerca per il National Trust. Che dire, se non che questo
volume è davvero un gioiello, sia per le meravigliose fotografie al
suo interno, ma anche per come racconta i proprietari attraverso le
loro case; come hanno deciso di ristrutturarle, arredarle e
decorarle, da chi si sono lasciati consigliare, le correnti
artistiche che li hanno ispirati. E attraverso le mura che li hanno
ospitati, il libro ci dona un nuovo sguardo sugli scrittori e artisti
Eddy Sackville-West, Virginia Woolf e Vita Sackville-West.
Cercando qualche informazione
sull'autrice, ho scoperto che è previsto per il 2021 il seguito,
basato questa volta sulla seconda generazione di Bloomsbury. Non vedo
l'ora di leggerlo!
Uniti da un intimo intreccio di rapporti umani e sociali, Eddy, Virginia e Vita crearono tra il Kent e l'East Sussex tre dimore che sfidavano le convenzioni dell'epoca.
V.
Woolf, V. Sackville-West “Scrivi sempre a mezzanotte”, a cura di
Elena Munafò, Donzelli Editore
Terminato di leggere “Stanze tutte
per sé”, in cui veniva già ampiamente nominata l'amicizia tra
Virginia Woolf e Vita Sackville-West, mi è venuto spontaneo
approfondirla con questo libro, che ha un unico e importantissimo
pregio: raccoglie in ordine cronologico il lungo epistolario di più
di cinquecento lettere che le scrittrici e amanti si sono scambiate
nel corso del tempo, fino all'ultima, di Virginia, pochi giorni prima
che si togliesse la vita. Così disposte si ha il privilegio di
assistere al botta e risposta, se così vogliamo chiamarlo, e a come
da conoscenza, si trasforma in passione, per poi passare all'amore e
all'amicizia. Un sodalizio lungo tutta una vita, un legame forte e
generoso, che ha avuto influenza anche sulle loro opere letterarie
(Vita era uno degli autori della Hogarth Press, la casa editrice di
Virginia e Leonard Woolf). Pochi hanno la fortuna di vivere
un'amicizia così, confesso di aver provato molta invidia.
…, ho un milione di cose non tanto da dirti, quanto da rovesciarti addosso.
Insomma, se ancora non vi ho
invogliato a leggere qualcosa di o su Virginia Woolf, non posso che
prendermene tutta la colpa.