Marzo
è stato un mese in salita. Se lasci appassire una pianta non puoi
aspettarti che rifiorisca dall'oggi al domani. O raccogli i semi, li
ripianti e aspetti che germoglino, oppure tieni quello che hai,
concimi il terreno, togli le foglie secche, poti i rami. In entrambi
i casi devi portare pazienza e aspettare. È
un lungo lavoro.
Nota
a margine: il clima non sta per niente collaborando.
Più
determinati della pioggia battente, una domenica pomeriggio ci siamo
recati al MAO, Museo d'Arte Orientale; non c'eravamo mai stati e
abbiamo colto l'occasione di una cena programmata in un ristorante
nei paraggi per visitarlo. Il ristorante (questo, che vi consiglio)
abbiamo poi scoperto essere proprio di fronte al museo: la
comodità...
Era
in corso la mostra “Ninja e Samurai. Magia ed estetica”; non sono
affatto esperta di arte orientale ma, proprio come suggerisce il
titolo dell'esposizione, è una cultura in grado di trasmettere magia
e di incuriosire con la sua lunga e imponente tradizione. “Sette
anni in Tibet” e “L'ultimo samurai” sono film che riguarderei
in continuazione, così come ho amato la lettura di “Memorie di una
gheisha” di Arthur Golden e “Nel Giappone delle donne” di
Antonietta Pastore, per fare alcuni esempi. Mostra molto gradita
anche da Vittoria; non dimentichiamoci che, come i maschi, così le
femmine devono poter esplorare il loro lato aggressivo e battagliero
e sono quindi altrettanto attratte da lotte, combattimenti, guerre e
armi. Insomma, una volta a casa, abbiamo costruito delle rudimentali
spade con i pennarelli.
Un
giorno della settimana in cui mio marito era in ferie, ci siamo
regalati un'uscita di coppia e siamo andati a vedere la mostra
fotografica di Frank Horvat in corso fino al 20 maggio presso Palazzo
Chiablese. Io l'ho adorata e chissà che non riesca a ritornarci. Ho
apprezzato soprattutto le chiavi di lettura che sono state seguite
nell'esposizione delle fotografie e il fatto che ogni chiave
rappresentasse un pensiero, un punto di vista del fotografo e che ti
aiutassero così a conoscere meglio lui e il suo sguardo.
Prima
di andare insieme a prendere VV a scuola e farle così una sorpresa,
abbiamo pranzato da “fiorfood Coop”, un supermercato, bar,
bistrot, ristorante all'interno della Galleria San Federico; con il
bel tempo amiamo mangiare nei tavoli fuori.
Il
mese si è concluso con un bellissimo finesettimana in montagna, a
cui dedicherò un post intero, vi lascio solo un assaggio, anche
perché non si è mai visto un “La vita, ultimamente” senza
neanche una foto di VV...
Nonostante
questo, e con mio somma tristezza, rammarico e a volte disperazione,
molto spesso il mio panorama interiore è ancora così:
Ma
cerco di avere pazienza, so che è questione di tempo perché torni
ad essere così:
La montagna più alta rimane sempre dentro di noi.Walter Bonatti
Ti auguro di tornare presto a essere la splendida donna che sai di poter essere, Francesca. Senza troppe sfumature grigie e nere. Certo, il tempo ha davvero remato contro in questo mese di marzo che anche per me non merita la sufficienza anzi tutt'altro e aprile lo sta seguendo.
RispondiEliminaAdesso mi guardo il link del ristorante. Buona settimana, qui piove e ho l'idraulico in casa e sento l'ansia che cresce per questi lavori finalmente partiti.
Sono fiduciosa, c'è luce in fondo al tunnel...
EliminaDa chi ha fatto i lavori di ristrutturazione mentre dentro casa ci viveva: hai tutta la mia solidarietà e comprendo l'ansia. Forza, passerà anche questa.
Un abbraccio.
<3
RispondiElimina"tieni quello che hai, concima il terreno, togli le foglie secche, pota i rami": vedrai, rifioriranno meraviglie, sono certa che sarà così!
Amo il Giappone da quando avevo 4 anni e vidi per la prima volta La grande onda di Hokusai, sarebbe bellissimo visitare la mostra!
Grazie cara.
EliminaAllora, se capiti a Torino, non perderti il MAO; in più è in una zona vicino al centro, al quadrilatero romano e porta palazzo: un po' di piccioni con una fava. :-)
Già da un po' penso a Torino come meta di una minivacanza... chissà! ;)
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