Quando ho iniziato a leggere “Dalla parte delle bambine” di Elena Gianini Belotti, la cui prima edizione risale al 1973 (quindi ha solo 5 anni in più di me), ricordo di aver pensato quanto fosse datato. Ero quasi arrivata a dubitare valesse la pena leggerlo ancora oggi. Che ingenua... o ignorante...
Poi, come se il velo che mi celava la vista fosse stato finalmente strappato, ho incominciato a notare tante piccole cose, tanti modi di pensare, di porsi in modo diverso a seconda del sesso del bambino e sono andata quasi nel panico. La lettura di questo libro ha coinciso inoltre con il periodo delle mie dimissioni, lo stereotipo degli stereotipi: il padre che va a lavorare e la madre che bada alla casa e ai figli. Giusto per aggiungere paranoia alla paranoia...
Credetemi o no, ho davvero passato delle giornate intere a interrogarmi su che cosa potessi fare per cambiare... il mondo. Ma non sono così tanto ingenua da non rendermi conto che la mia sarebbe stata una battaglia contro i mulini a vento e non posso neanche mettermi a catechizzare tutti quelli che incrociano la strada di VV. Chi mi assicura che non sarò io la prima a cadere vittima di questi condizionamenti sociali? “Non fare la femminuccia!”, “Non essere un maschiaccio!”, per fare un esempio, non mi scapperanno mai da dire? Non ci giurerei.
Ci ho pensato davvero molto e l'unico impegno che posso prendermi nei confronti di VV è questo: sarò la tua tifosa n.1, sarò al tuo fianco sempre e comunque, anche quando non sarò in grado di approvare e apprezzare le tue scelte. Io non smetterò mai di credere in te, nelle tue possibilità e capacità, ma soprattutto nella tua preziosa unicità, indipendentemente dal tuo essere di sesso femminile. Mi impegnerò per insegnarti ad amare te stessa e per ricordarti che tutto ciò di cui hai bisogno è già dentro di te. Tu non hai bisogno di essere completa perché lo sei già; lo sei come un piccolo seme di un albero. Tutti ciò di cui quel seme ha bisogno per diventare un albero è già contenuto al suo interno; così come tutto ciò di cui tu hai bisogno per diventare la completa espressione di te stessa è già dentro di te. Tu sei tutto.
Essere al fianco di un figlio sempre e comunque anche quando non si approvano le scelte-ammesso e sottointeso quando si tratta di scelte comunque etiche-non è facile. A me è mancato e ne ho sofferto, ma ti dico nel tempo purtroppo invecchiando ci si rende conto che i genitori danno il massimo nelle loro risorse, per cui se anche tu dovessi venir meno a questi principi che sono sicuramente molto belli, VV capirà. Un bacione Sandra
RispondiEliminaE sì, il sottinteso è sempre che farò del mio meglio, sapendo già da ora che commetterò sicuramente degli errori. Ma conto proprio su quello che dici tu, che crescendo VV capisca. E' difficile il mestiere del genitore, ma anche quello del figlio...
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