mercoledì 28 settembre 2011

Talk to Me


Loreto impagliato ed il busto d'Alfieri, di Napoleone
i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto),
il caminetto un po' tetro, le scatole senza confetti,
i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro,
un qualche raro balocco, gli scrigni fatti di valve,
gli oggetti col monito, salve, ricordo, le noci di cocco,
Venezia ritratta a musaici, gli acquarelli un po' scialbi,
le stampe, i cofani, gli albi dipinti d'anemoni arcaici,
le tele di Massimo d'Azeglio, le miniature,
i dagherottipi: figure sognanti in perplessità,
il gran lampadario vetusto che pende a mezzo salone
e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto,
il cucù dell'ore che canta, le sedie parate a damasco chèrmisi...
Guido Gozzano “ L'amica di Nonna Speranza”
Ispirata anche da questa poesia, "Talk to Me. Design and Communication between People and Objects" una mostra al MOMA di New York che riflette sulle relazioni personali che stringiamo con gli oggetti. Perché se una volta gli si chiedeva solo di essere belli e funzionali, ora devono avere anche personalità; devono incrementare il dialogo, lo scambio di informazioni e di emozioni.

Gli oggetti ci parlano.

(nell'immagine il cubo di Rubik con scritte in braille, di Konstantin Datz)


domenica 25 settembre 2011

La lettrice

Nella mia biblioteca preferita c'è un folletto che deve avermi preso in simpatia. Ultimamente, infatti, trovo a fare bella mostra di sé, su scaffali ed espositori, libri che non possono non attirare la mia attenzione, visto che trattano argomenti legati al mondo degli scrittori e dei lettori. Quest'ultimo libro aveva addirittura un bigliettino attaccato sulla copertina che recitava: portami a casa con te, non ti deluderò; forse il folletto temeva non mi avrebbe incuriosita a sufficienza.
E' stato facile convincermi a portare il libro a casa e la sua lettura, in effetti, non mi ha delusa. “La lettrice” di Annie François è un libro autobiografico, in cui l'autrice descrive le manie, i vizi e le virtù dell'essere un'accanita lettrice. Caratteristiche in cui mi sono ritrovata pienamente e che mi hanno fatto molto sorridere, messe così una di seguito all'altra, ognuna con un capitolo dedicato. Ho ricopiato le parti che mi sono piaciute di più e ho deciso di condividerle con voi, sadicamente, un poco alla volta. Così ora, oltre ai saltuari post sulla scrittura, troverete qui anche alcuni brani sul mondo dei lettori. Fatemi sapere se anche voi vi ci riconoscete...

Quasi tutti i grandi lettori frequentano le biblioteche. Questione di mezzi e di spazio.
Annie François


venerdì 23 settembre 2011

Le parole addosso 5

Le lettere sono sempre di moda...


Collezione A/I 2011/2012 di Dolce&Gabbana. Altre immagini qui.


mercoledì 21 settembre 2011

Arrivederci Estate, ciao!


Arrivederci Estate, ciao. La prima senza questo mare. Un'Estate inaspettata e forse per questo ancora più bella.
E porterò con me nel cuore:
Le chiacchiere del mattino, appena svegli, ancora stropicciati dal sonno.
I sassi, quanti e di quanti colori e forme, da collezionare o da lanciare in mare.
Il banco frigo al supermercato, per tornare ad essere come bambini in un negozio di caramelle.
Imparare a tuffarsi... anche nella vita.
Lo sguardo rivolto al cielo, per punti di vista nuovi.
E i numerosi brindisi, perché è bello festeggiare.
Le instancabili passeggiate, perché la vita è scoperta.
Un'Estate ricca di nuove prime volte.

La nostra destinazione non è mai un luogo, ma un modo nuovo di vedere le cose.
Henry Miller
Arrivederci Estate, ciao!

(Immagine via Frolic!)

lunedì 19 settembre 2011

It Pulls Beneath the Surface

L'ho già scritto, i testi delle canzoni sono perfetti per descrivere uno stato d'animo. Alcuni mi ritrovo a leggerli più e più volte. Perché anche se si è già passati per quei sentieri dell'anima, se quelle sensazioni ed emozioni le si ha già provate, ci si trova sempre impreparati quando si ripresentano.

Basta poco, un niente. La caduta di una piuma, il rotolare di un granello di sabbia, una goccia che increspa la superficie dell'acqua, una piccola crepa sul bordo. E la fortezza crolla.

Crawling in my skin
Consuming all I feel
Fear is how I fall
Confusing what is real

There's something inside me that pulls beneath the surface
Consuming.Confusing
This lack of self-control I fear is never-ending
Controlling. I can't seem

To find my self again
My walls are closing in
Without a sense of confidence and I'm convinced that there's just too much pressure to take
I've felt this way before
So insecure

Discomfort, endlessly has pulled itself upon me
Distracting. Reacting
Against my will I stand beside my own reflection
It's hauting how I can't seem...
Linkin Park



giovedì 15 settembre 2011

Una normale Principessa

 Arrivavo da una serie interminabile di spam così, quando nella cassetta della posta elettronica ho trovato l'ennesima e-mail di uno sconosciuto che, per oggetto, aveva la parola Principessa, io questa principessa me la sono immaginata nuda. Per fortuna non ho cancellato la e-mail, perché così non avrei mai avuto il piacere di incontrare Cenerontola. Nella e-mail, infatti, Davide Nonino mi raccontava della prossima pubblicazione della favola “Cenerontola. Principessa all'arrembaggio” e domandava se mi avrebbe fatto piacere leggerla in anteprima. Secondo voi che cosa ho risposto?
Il giorno stesso in cui ho ricevuto il gradito pacchetto, dopo cena, mi sono messa comoda nel mio angolo preferito del divano e ho iniziato subito a leggere il libro. Non mi sono alzata di lì fino a quando non l'ho finito!
Chiuso il libro, per quelle inspiegabili (ma neanche tanto) associazioni di idee, mi è venuta in mente una frase che avevo letto in “Americane avventurose”:

Oggi le ragazze sembrano tutte uguali: lo stesso fisico, sottile e sexy, lo stesso tipo di calze, lo stesso tipo di pantaloni, lo stesso taglio di capelli, e lo stesso tipo di pensieri.
Mae West
Ebbene, fino a ieri avrei potuto dire la stessa cosa delle Principesse. Ma oggi ho conosciuto Cenerontola e lei sì che non è come tutte la altre Principesse! Lei è speciale perché è prima di tutto una donna normale che «abita, più o meno felice e contenta in affitto in un castello, si spaparanza sul divano a lavorare la maglia, è fanatica del cioccolato e sogna un'occasione per cambiare le cose». Trovatemi una donna a cui non piaccia fare neanche una di queste cose!
Come scrive nell'introduzione Elasti, del blog nonsolomamma.com, Cenerontola è il ritratto «della folle, eroica, nobile e straordinaria normalità di tutte noi»
Ed è anche generosa! Perché supporta la Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus devolvendo il 10% dei proventi per aiutare i bimbi di Haiti con il programma Maternità Sicura.

In attesa di fare la conoscenza di Cenerontola nelle librerie (26 settembre 2011, save the date!) vi invito a dare una sbirciatina qui.

E voi, che Principesse siete?

lunedì 12 settembre 2011

Le parole addosso 4


Primo giorno di scuola, tante cose nuove da imparare. Quale miglior modo di iniziare se non con una bella pagina bianca tutta da riempire? Come questa maglietta, con le righe e i margini, proprio come la pagina di un quaderno di scuola.
Ci sono anche per gli adulti, perché non è mai troppo tardi per imparare.

sabato 10 settembre 2011

La luce dietro i libri

Quando ci troviamo a bordo di una nave, in mezzo a centinaia di estranei riconosciamo ben presto chi ci è affine. Allo stesso modo troviamo i nostri libri. Ci piace uno scrittore più o meno come ci piacciono gli individui; per quello che è, semplicemente, al di là del suo talento. Più spesso di quanto ci rendiamo conto, per una qualità morale, un ideale che racchiude in sé anche se magari non trapela dal suo modo di comportarsi. E' la luce dietro i suoi libri ed è la qualità viva presente nelle sue frasi.

Willa Cather


giovedì 8 settembre 2011

Libere di scegliere

 
Questo libro è l'ultimo delle mie letture mare e monti. Non ricordo dove e quando ho letto una sua recensione, ma sono contenta di essermi segnata titolo e autore sul quaderno “dei libri da leggere/comprare”, perché è stata una lettura molto piacevole.
Americane avventurose” di Cristina De Stefano raccoglie piccole biografie di 20 donne vissute nel ventesimo secolo. Alcune, per quanto mi riguarda, conosciute altre no, rappresentanti delle professioni più disparate: arredatrice, come Sister Parish - «Le cose ereditate dal passato sono sempre le più interessanti con cui vivere nel presente» -, scrittrice, come Dorothy Parker che cerca di tenere un diario, come tutti i suoi colleghi, ma non si ricorda mai dove ha messo «quel dannato quaderno», fotografe, poetesse, pittrici, ricercatrici, attrici,...
Tutte con un denominatore comune: perseguire i propri desideri. Donne avventurose, come il titolo, ma anche spregiudicate, spiritose, forti, indipendenti e coraggiose. Libere di scegliere.

Penso che le donne spesso permettano che i loro talenti si riducano a nulla perché sono troppo portate a essere delle incurabili romantiche. Lo so perché è successo anche a me. Detto questo, siamo libere di scegliere. Non è un peccato non riuscire a comporre la Grande Sinfonia Americana o scrivere il Grande Romanzo Americano. Ma, se si fa questa scelta, è bene esserne consapevoli.

Kay Swift
(Musicista)

martedì 6 settembre 2011

L'arte della lista


A proposito di liste... c'è chi ne ha fatto un'arte. E i fortunati abitanti di New York possono vederle in mostra alla Morgan Library fino al 2 ottobre.



domenica 4 settembre 2011

Quello che ho amato

Ho letto per la prima volta un suo libro la scorsa estate. Era stato mio marito a prenderlo per me in biblioteca e a sporgermelo dicendo: “Secondo me potrebbe piacerti. E poi è ambientato a New York...” Conosce bene i miei gusti perché “Elegia per un americano” mi piacque moltissimo. Ricordo che mi affezionai tantissimo al protagonista e sperai fino all'ultimo in una nuova e bella storia d'amore per lui. Come vorrei che mi capitasse così con tutti i libri: non riuscire a smettere di leggerli.
Non so perché ho atteso esattamente un anno prima di prendere in mano un altro romanzo di Siri Hustvedt. E anche questo l'ho scelto quasi per caso, perché mi sono recata in biblioteca senza avere bene in mente quali libri scegliere per le vacanze e, vagando tra gli scaffali, mi ritrovai nel settore della letteratura americana.
Se il primo mi è piaciuto, questo l'ho amato e di un amore folle. Mi ha preso cuore e stomaco. "Quello che ho amato" parla di amore, di amicizia, dell'essere genitori, dell'essere artisti e dell'essere folli. Siri Hustvedt mi ha fatto gioire, mi ha fatto piangere (e tanto e in mezzo alla gente), mi ha sconcertata e mi ha fatto paura, al punto di avere gli incubi la notte. Ha fatto di me quello che voleva e mi è piaciuto tantissimo.
Ma cosa mangiano in casa Hustvedt/Auster per scrivere romanzi così belli?!


giovedì 1 settembre 2011

Un nuovo anno


Settembre per me è il mese dei buoni propositi. Forse abituata ancora al calendario scolastico, per me l'anno vero e proprio inizia ora. E' sempre in questo periodo che mi coglie la voglia di qualcosa di diverso, di abbandonare le cattive abitudini, fare spazio al nuovo e liberarmi del vecchio.
Perché allora non farsi aiutare da questo libro ad elencare i propri sogni e speranze? Perfetto per pianificatori, amanti delle liste e sognatori!


Oppure potrebbe essere il momento giusto per "Scoprire i propri talenti nascosti"!