Il libro di cui sto per scrivere l'ho ricevuto in regalo. Neanche il tempo di scartare il pacchetto che la persona che me ne stava facendo dono si è sentita in dovere di aggiungere, forse per giustificarsi, " Non so se ti piace leggere...". Da qui si deduce che il donatore, anzi, la donatrice in questione non mi conosce affatto. Non nascondo di esserci rimasta un po' male all'idea di poter sembrare una persona che non legge, forse mi sono anche un po' offesa. Sconcertata mi sono domandata come fosse possibile!
La seconda cosa che mi sono chiesta è perchè la scelta fosse caduta proprio su quel libro. Giorgio Faletti è un autore che si regala a un non-lettore? Fino ad ora non avevo ancora letto nessuno dei suoi libri, al punto che pensavo scrivesse gialli. Quando ho iniziato a leggere "Appunti di un venditore di donne" ho scoperto di essermi sbagliata, non è un giallo. Ma cos'è? Perchè non sono sicura di saperlo catalogare bene, a mia di scolpa posso solo dire che non sono una grande lettrice nè di gialli, nè di thriller.
La lettura è sempre stata accompagnata da un leggero fastidio. Il protagonista è il solito figo a cui ne capitano di tutti i colori e che gli va sempre bene, tranne una volta, ma nonostante questo non riuscivo a provare simpatia per lui. Anche nella scrittura di Faletti c'era qualcosa che mi urtava, forse un po' troppo farcita per il genere di storia.
Però l'ho letteralmente divorato, non riuscivo a posarlo, volevo capire, sapere come andava a finire. Sotto gli sguardi divertiti di chi, sapendo i miei pregiudizi, mi diceva "Ma allora ti piace!". Touchè...