Accingersi
a scrivere l'ultimo post di questo anno è molto difficile.
Impossibile
non vedere la grande nube scura che è stata la morte di mio padre e
con lei ogni bilancio, ogni ricordo, ogni considerazione, se messa a
paragone, verrebbe oscurata. Mentirei però se dicessi che, dopo il
due marzo, questo anno è sempre stato solo brutto, grigio, triste.
Ci
sono stati giorni buoni, giorni meno buoni, giorni bellissimi, giorni
disperati.
C'è
stata vita.
Se
c'è una cosa per cui devo essere grata è la consapevolezza e
l'accettazione, o almeno il provarci, per ciò di cui è fatta la
vita. Chiamatela maturità. Non lo so. So solo che sto smettendo di
lottare inutilmente contro cose che non posso cambiare, contro cose
di cui non ho il controllo. Non sono rassegnata, cerco solo di
prenderne atto e vedere che cosa posso fare con tutto questo. Alle
volte è pura convivenza. Alle volte gli eventi si trasformano in
lezioni.
Nei
momenti di lucidità, mi rendo conto che sto imparando a vivere e
sono fiera di me stessa. Nei momenti di tristezza, sento che ho
sbagliato e mi sento persa. Nei momenti di ottimismo sento che ho
ancora molto da imparare e mi sento speranzosa.
Per
la prima volta non ho fretta che un anno si chiuda e non ripongo
nessuna speranza in quello che si apre, perché ho l'assoluta
certezza che la vita mi offrirà sicuramente tante cose, belle e
brutte, proprio come ha fatto finora. Starà a me avere occhi e cuore
aperto per accoglierle. Sarebbe bello la bilancia pendesse sempre
solo verso quelle belle, purtroppo la vita non sempre è così.
Spero
di riuscire ad essere presente e attenta, per godere di ogni attimo,
per poter dire più e più volte “Ah, allora è così...”
Nulla due volte accadené accadrà. Per tal ragionesi nasce senza esperienza,si muore senza assuefazione.
Anche agli alunni più ottusidella scuola del pianetadi ripeter non è datole stagioni del passato.
Non c'è giorno che ritorni,non due notti uguali uguali,né due baci somiglianti,né due sguardi tali e quali.…
Perché tu, malvagia ora,dai paura e incertezza?Ci sei – perciò devi passare.Passerai – e qui sta la bellezza.
Wisława Szymborska
Vi
faccio i miei migliori auguri. Arrivederci nella nuova decade,
Francesca