L'estate
in cui VV è nata non avevamo programmato nessuna vacanza; fortuna
vuole che i miei genitori affittino da anni una casa in montagna e,
con una neonata, ci è sembrata l'idea migliore limitarci a godere il
fresco dei monti e le coccole dei nonni. Quella successiva, oltre al
soggiorno montano, abbiamo affittato per una settimana una casa al
mare: VV era nel pieno di pappette e passati e ci era sembrata
un'ottima soluzione quella di essere indipendenti per la preparazione
dei pasti e la gestione delle sue esigenze (nanna compresa). Con il
compimento del secondo anno ci siamo sentiti pronti per il grande
salto verso le strutture alberghiere attrezzate per le famiglie:
pensione completa, aree gioco, cucine per riscaldare biberon e pappe
a qualsiasi ora del giorno e chi più ne ha ne metta. Ad agosto
abbiamo anche affrontato il primo grande viaggio a Berlino. Ve ne ho
raccontato QUI.
Perché,
a parte la montagna e il viaggio a Berlino, le altre vacanze si sono
rivelate in parte dei fallimenti? Perché non erano le nostre
vacanze. Ho sempre detto che una
vacanza dove devo pulire e cucinare per me non è una vacanza,
preferisco fare qualche giorno in meno piuttosto che dover pensare a
questo tipo di cose, così come non sono mai stata una persona da
pensione completa, ma non critico chi ama questo tipo di viaggi, per
carità. Semplicemente avevamo scelto mete e modalità che pensavamo
e ci eravamo sentiti dire fossero più adatte per una bambina
piccola, ci eravamo adeguati e così facendo snaturati.
Mi
capita spesso di leggere articoli o post che danno consigli su che
cosa si può fare o meno con i bambini, a seconda dell'età e pur
trovando spunti e suggerimenti utili, tutti si dimenticano un
particolare importante: continuate, per quanto possibile, a fare
quello che vi piace fare. Non sottovaluto l'importanza e il peso che
può avere il carattere e l'età del bambino sulla possibilità di
svolgere alcune attività, ma se quelle stesse le si sono fatte da
quando è nato, più alte sono le probabilità che si abitui a farle.
Con
la nascita di VV, mio marito ed io non abbiamo mai smesso di andare a
cena o a pranzo nei ristoranti, abbiamo continuato a visitare mostre
e musei, abbiamo sempre trascorso lunghe giornate fuori casa,
passeggiando, scoprendo angoli nascosti di Torino o paesini della
provincia, curiosando tra bancarelle e fiere. Fare queste cose qui o
in Scozia, ad esempio, non è una grossa differenza per VV. Ma se VV
non vivesse tutto questo come parte della sua quotidianità, come
nostro modo di vivere, sono sicura avremmo incontrato molte più
difficoltà.
Tutto
questo per darvi il mio semplice ma alle volte non così scontato
consiglio per le vacanze: con o senza figli, in famiglia, con gli
amici (anche a quattro zampe) o da soli, che sia un viaggio zaino in
spalla, stare chiusi in casa a dormire sul divano, andare nella
stessa pensione di mare degli ultimi dieci anni, fate ciò che più
amate fare. Alte sono le probabilità che, così facendo, le
vostre vacanze saranno un successo.
Come
trovare un campo da gioco in qualsiasi destinazione.
Cosa mettere in valigia al ritorno.
Ho visto l'ultima foto su Instagram: voi in una libreria. Mi sa che la vacanza procede come amate voi :)
RispondiEliminaSiii!!!
EliminaConcordo in pieno!
RispondiEliminaLo abbiamo fatto fatto anche noi, prima con Nina e poi con tutti e due... le vacanze che amiamo fare... faticose, ma sempre soddisfacenti. Viaggi itineranti, in città, mare e montagna, viaggi all'estero e placide giornate di campagna, quello che fa stare bene noi ha fatto bene anche ai bambini e insieme abbiamo fatto scoperte bellissime.
Ti abbraccio
Francesca
Faticose, è vero, ma è proprio la stanchezza che piace a me.
EliminaContenti i genitori, contenti i bimbi, contenti tutti!