Quand'è
l'ultima volta che avete scritto una lettera a Babbo Natale? Io non
me lo ricordo più. Però quest'anno, almeno virtualmente, l'ho
voluto fare e ho scritto una letterina tutta torinese, molto sabauda,
a chilometro zero, perché amo la mia città e voglio condividere con
voi le cose e persone belle che la abitano e la rendono un luogo
speciale. Quindi ecco che cosa ho chiesto...
“Natale a Torino. Quindici storie e un piatto di agnolotti”, Neos Edizioni:
un libro di racconti, tutti ambientati a Torino e pubblicato da una
casa editrice di Rivoli, la città di provincia dove abito; perché
che Natale sarebbe se non si respira aria di casa?
Un
tè di Melissa Erboristeria: quello dei poeti, ma anche altri gusti,
la postilla però è di andare a comprarmelo da sola, perché,
vergogna della vergogna, non ci sono ancora stata ma è da tanto che
desidero andarci. Vi capita mai di provare soggezione per un luogo
troppo bello?
Un
gioiello di Gioie di Giulia: l'ho scoperta su Instagram e mi sono
innamorata della sua poesia, dolcezza e delle sue creazioni. So con
certezza che un giorno una diventerà mia, magari con l'aiuto di
Babbo Natale, perché io non so scegliere, sono una più bella
dell'altra.
“Carnet Torinese” di Ilaria Urbinati, Voce in Capitolo edizione: in queste
lunghe settimane in cui sono confinata in casa, Torino mi manca,
quale modo migliore per riviverla attraverso queste bellissime
illustrazioni?
E
voi, che cosa chiedereste a Babbo Natale?
E' un po' troppo tempo che non scrivo una letterina per Babbo Natale, ma vorrei: un balsamo per le labbra sempre screpolate, una sciarpa a righe molto calda, un braccialettino sottile e luccicante, un té profumato in una scatola di latta, cioccolatini fondenti con mandorle nocciole. Ti auguro di trascorrere queste settimane il più serenamente possibile. Un abbraccio. claudiag. PS Ci sono diversi luoghi che mi mettono in soggezione perchè troppo belli...
RispondiEliminaE allora io aggiungo alla lista una visita a un luogo che mette soggezione, magari insieme. ;-)
EliminaGrazie Claudia, auguro tanta serenità anche a te.
Magari ! Mi piacerebbe proprio tanto, chissà che il nuovo anno porti questa bella cosa....claudiag
EliminaCome sai cara Francesca l'ho scritta di recente nel blog. Gli agnolotti anche me lombarda sono la tradizione più alta del Natale, perché i miei nonni hanno abitato in Piemonte per 20 anni per il lavoro del nonno ed erano una tradizione intoccabile. Nonna che iniziava a tirare la pasta il 23, ricordi bellissimi di un tempo che non ritorna purtroppo, ma la parola agnolotto mi mette allegria, grazie per avermelo ricordato. Un abbraccio
RispondiEliminaChe belli i ricordi legati a un cibo! Tanti baci.
EliminaNon sei ancora stata da Melissa??? Sul serio??? Bisogna rimediare subito.
RispondiEliminaIo a Babbo Natale chiederei un po' di salute, che non mi farebbe schifo; e per curare il mio lato materiale, un bel biglietto aereo per una qualsiasi meta, magari per fine 2016, così da poter scappare dal Capodanno :D
Un abbraccio.
Alice
Eh, la salute, questa sconosciuta...
EliminaMi accompagni tu da Melissa? :-)