Mi
sono seduta davanti al pc non sapendo bene che cosa scrivere. Sono in
difficoltà. Sotto molti punti di vista. Il che è assurdo visto che
sono appena tornata da una bellissima vacanza a Firenze e Lucca e,
quando uscirà questo post, sarò in viaggio verso il mare. Poi ci
aspetta anche la montagna.
Potrei
rammentarvi che sono solo tre mesi che ho perso contemporaneamente
mio padre e subito altri due interventi. E in questi tre mesi sono
già stata sotto l'assedio di due falsi allarmi che mi hanno tenuta
col fiato sospeso. Ciao paura di morire io ti vedo e ti sento... Però
tra le varie cose per cui sono stanca, lo sono anche per questo mio
periodicamente venire qui a raccontarvi quanto sia dura. Mi annoio da
sola a sentirmelo dire e non credo porti giovamento a nessuno. Allora
rimando, non scrivo, il tempo passa, le cose belle e brutte si
susseguono. Il blog tace.
Non
trovo la quadra.
Per
anni, quando veniva il momento di spegnere la candelina sulla torta,
ho chiesto “serenità”. Come se fosse qualcosa che, come per
magia, potesse arrivare all'improvviso, dall'esterno, un dono
elargito da chissà chi e chissà come. Sono sempre stata un'anima
tormentata. Non vi dico quanti frizzi e lazzi ora che ho buoni
motivi per esserlo davvero, tormentata, e angosciata, e impaurita, e
triste, e depressa, ecc. ecc.
“Per
fortuna c'è la salute” è diventata la battuta preferita tra me e
mio marito.
Dato
che però sono capace di tormentarmi anche per il fatto che non sto
scrivendo più il blog e che non mi sono più fatta sentire, volevo
dirvi che lo mando in vacanza fino a settembre (a data da
destinarsi), così almeno ho una cosa in meno che mi angoscia. Sono
seria, non sto scherzando, mi preoccupo anche per queste cose. Se
andrò all'inferno mi riposerò, perché sarà una vacanza rispetto a
quello che mi creo da sola ogni giorno...
Io
non credo in questi due mesi di trovare la tanto desiderata serenità,
ma un po' di riposo, soprattutto mentale me lo auguro tanto, ma tanto
tanto tanto. E poi, come si dice, chi vivrà vedrà.
Mi
auguro anche di leggere molto, ovvio.
Allora ciao, io vado, buona estate a voi.