lunedì 25 maggio 2015

Una mamma al Salone del Libro

Sono la prima a non amare le definizioni ma, facendo un breve riepilogo degli incontri a cui ho preso parte al Salone del Libro, mi sono resa conto che riguardavano tre aspetti di me molto importanti e presenti: la madre, la blogger e la lettrice. Ho deciso quindi di non procedere per giornate ma per aree tematiche.
Dato che il primo giorno è stato dedicato a VV, proseguirò restando in tema. Proprio giovedì, infatti, ho partecipato a una conferenza che speravo mi aiutasse un po', anche solo con delle riflessioni, a gestire in futuro la tecnologia per mia figlia: “Le buone storie su tablet. Come scegliere le app per bambini”. VV rientra infatti tra i nativi digitali: da quando è venuta al mondo vede noi adulti alle prese con smartphone, pc e tablet; oggetti per cui nutre una fortissima curiosità e che noi le stiamo permettendo, entro ristrettissimi limiti, di maneggiare un po'. Per ora si limita a guardare foto e filmati, i quali riguardano lei per il 99,9%, una sorta quindi di Narciso 2.0!
Da subito ci siamo accorti di come questi oggetti siano davvero progettati bene e di come siano, grazie al loro essere creati per essere usati in modo intuitivo e grazie alla tecnologia touch, di semplice utilizzo per un bambino: senza che noi le mostrassimo nulla VV ha imparato ad aprire e chiudere le app, a scorrere le immagini, a zoomare e a far partire i filmati. Non mancherà molto al momento in cui tutto questo non le basterà e vorrà fare di più e speravo di ottenere, durante questo incontro, qualche suggerimento per un utilizzo intelligente e attivo di questi strumenti informatici; è proprio il fatto che richiedano una partecipazione attiva da parte di chi li utilizza che me li fa apprezzare un po' di più rispetto alla televisione. Purtroppo non ho trovato nessuno spunto da questo incontro, che ho abbandonata poco dopo essermi accorta risultare in un sterile elencare app già esistenti.

L'ultimo incontro a cui ho partecipato proprio l'ultimo mio giorno di visita al Salone del libro è stato: “Dietro le storie. Come nasce un libro per bambini?”, organizzato da Notes edizioni, casa editrice di libri per bambini e ragazzi, in partecipazione con la Italian Children's Writer Association.
Una nota che vale per tutti gli incontri a cui ho preso parte: un' ora non è spesso stata sufficiente per dire tutto quello che c'era da dire e per approfondire bene l'argomento trattato, questo è davvero un peccato; in linea di massima però, se l'incontro era bene strutturato, dava spunti e riflessioni.
In questo caso, ad esempio, non hanno veramente risposto alla domanda contenuta nel titolo di presentazione, né hanno risposto alla domanda che un po' mi affligge da quando è nata VV, cioè come fare a scegliere nel modo migliore i libri per lei. Ho capito che non c'è una linea guida e che non esistono libri più adatti o meno; come ha suggerito uno dei partecipanti, bisogna cercare di essere più coraggiosi come genitori e superare i pregiudizi: i bambini sono in grado di comprendere più di quanto noi pensiamo. Sono arrivata alla conclusione che nessuno potrà insegnarmi a leggere con gli occhi di un bambino se non VV stessa, cercherò di garantirle più strumenti possibili, lei mi sembra un'ottima insegnante e io non vedo l'ora di imparare!

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